Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

\ 46 ' nella pubblica preghiera coi suoi fratelli; più al con• fessionale a regolare le coscienze; spesso sul pergamo a istr~ire il popolo colla santa parola. Ecco il circolo non m.ai interrotto della sua vita. Egli era tutto una fiamma per l' onor di Dio, per l'amore , al suo simile . . . . . Angelo, custode di questo sacro Tempio, tu che lo udisti fra queste sante pareti a tuo- · nal'e contro il vizio, piangere sulle sciagure dell' uo· mo, in1.plorare le .mis.ericordie Divine, e le sue ardenti preci tu stesso presentavi al trono dell' Onnipotente, Angelo Santo di' a quell' anin1a eletta, che Iddio, dopo tanto patire, avrà accolta in luogo di salvamento, di' a quell' auima cara, che i suoi con- - cittadini, i suoi fig]i, benchè dolenti per 1(:1 sua partenza perpetua da loro, tripudiano al racconto delle sue gesta , rammentano i suoi heneficii , ricordano l' an1ore costante della sua amicizia ;\ che conserveranno eterna la memoria di sì gran padre, che pian- . gono per gratitudine, Le lacrin1c di gratitudine sono accette anche in cielo. Di', che non cessi di amarci, che in1plori per .noi all' Eterno, che di là spanda un raggio solo di quella luce celeste per n1antenere tra noi e sentpre più ravvivare la fiamma della sapienza, l'amor delJa patria, la fede viva, il costante attac- ) can1ento alla Religione. l FINE. . ' /

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==