Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

bene imn1enso, che essi producono, questo è ciò che il Coli fece e sostenne pubblican1en te nel nlagistero n1oltiplice e non intorrotto di sessantatre anni. Lo scopo della sua Cattedra o di filo~ofia o di teologia era il grande oggetto della pubblica mora· le; il fine precipuo la religione. Vi riuscì per eccellenza: istruì con profitto le n1oltitudiniJ di giovani di varie generazioni, fece allievi, a cui trasfuse tutto il suo sapere. Vi dissi che in quest' uon1o la religione aveva purificate le più belle virtù: vi din1ostrai che dai doni naturali di grande ingegno che vede l' ordine delle cose, di gran cuore che sente la bellezza di quest' ordine e gusta i piaceri nell' in1n1~desimarla nelle proprie azioni, sorse in lui una generosità spontanea che lo rese indifferente al suo bene esclu- ·si vo, e lo fè caldo nel procurare il bene altrui ; tal.. chè lo rese l' istruttore solenne della g ioventù , il direttore sapientissimo delle coscienze, lo zelantissinlo promulgatore delle verità evangeliche; e tutte queste virtù cospirarono insieme a renderlo il vero padre della Patria. Questo nome augusto, questo nome tenerissirno porta seco l'idea di beni straordinarii prodotti alla propria città. Non v'è alcun dubbio, e n1i appello al popolo, mi appello ai sapienti che _, onorano ancoJ: la tnia Patria ( taccia qualche vile invido ignorante, e in ques t9 n1omento di pubblica attestazione asconda la sua faccia nel fango che lo

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