Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

55 al sottoposto universo, li ricònforla ; c4e quei grandi corpi celesti, i quali si mantengono nelle distanze infinite e girano nel loro circolo per quelle forze occulte, che col loro contrasto nello spazio imn1enso li tengono sospesi, presentano pure un grande spettacolo; ma non se ne comprende l' occulto nlagistero che lo regge : che noi stessi nella nostra fragilità portian1o un con1plesso di misteri senza poterli comprendere. L' occhio sì ristretto nella sua figura: un raggio quasi · invisibile di luce gli porta e gli impritne il disegno dell'universo. Una memoria, che ad un nostro volere ci rappresenta -la serie di tutte le età, e chiama a rassegna innanzi a noi tutte le generazioi1i passate e presenti! Pure non se_ ne conosce nè la ragione, n è il modo. E ri vere nte , come Mosè al cospetto di Dio , che nascondevasi tra le nubi del Sinai , si prostra co' suoi alunni innanzi al Santuario e- li riaccende alla fede, esclanlando ad ogni tern1ine di lezione con S. Paolo. - Oh ! altitudo divitiarum sapientiae ~ et scientiae Dei~ quam incomprensibilia sun t- judicia ej"ltS ~ et investigahiles viae ejus !·- S Paolo ad Ronle Cap. II. Io non so in quest' uon1o maraviglioso quale fosse la virtù n1aggiore , che splendesse nelle sue azioni; se l' amore indefesso pe' suoi sintili, o lo zelo vivissitno di religione. So, o Signori, che egli ha recato un gran bene alla gioventù secolare ed . eccl~siastica con questa pratica sapientissima di

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