Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

25 h i te dei soli e dei ·n1ondi, ·scuopre le leggi. che li trascinano sull' ordine imn1utabile , sente quell'inno celeste, che nella n1arcia triDnfante intuona,no quei n1ondi, e quei . soli all' Onnip0tenza che li governa. L' uotno solo porta in sè quel lumen vultus tui Domine_, ha una certa cognazione colla mente divina, che in qua~che n1odo lo fa partecipe della sua in- . telligenza e del suo potere. Con1preso della propria grandezza e dignità l'allievo della scienza, co~incia a conoscere che egli è il prin1o anello, ma un anello sen1pre della gran cat~na ,. che pende dal labbro della Divinità. Gli fa quindi il profondo istruttore comprendere dall'ordine generale che regge l'universo, l' ordine particolare delle leggi che debbano regolare la sua specie. Gli ricorda che la Mente creatrice ·dell'universo nulla operò. di inordinato, di inutile, di difettoso; n1a dispose. ed ordinò le cose in 'modo che tutte e . singole cooperasse,ro alla loro n1utua conservazione, e contribuissero alla integrità dell' universale sistema. Da questa unione cogli esseri tutti, da questa re-· ciproca dipendenza fra gli individui della stessa specie; da queste qualità sublin1i che lo distinguano per una perfetta intelligezna e una libera volontà gli va scuoprendo la origine prin1itiva dei diritti dell' uomo e dei doveri correspettivi, garantiti dalla legge supren1a. Verità così sublimi, immagini così grandiose, quale riverenza non ispiravano lnel cuore dei· ,

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