Francesco Bottoni - Orazione funebre in lode del sacerdote Antonio Coli ...

13 convinzione spontanea, con ta.nto an1ore sparsa sopra i fedeli ! Con quanto vigore di ragi9ni , con quanta esperienza di pubblico costume, con quanta profondità e schiettezza di leggi evangeliche non addottrinava Egli il popolo eolie sue istruzioni domenicali nella Pia società di S. Filippo , nel mese sacro a Maria, nei catechisn1i popolari! ·co"n quanto rna'gnifico eloquio non encomiava i prodigi de' Santi con l' applauso di tutte le vicine provincie ! L' oratore delle pubbliche disgrazie pareva un profeta che ' tuonasse alle tribù infedeli. ·Interprete del popo~o presso Dio nei tremendi ca~tighi , con qnella grande elo~ quenza , con cui Demostene vinceva la inerzia degli Ateniesi per spingerli all' armi , il nostro eloquente costringeva le tu rh~ dei fedeli all' abbattimento dei loro vizi , all' abbandono nelle braccia d i Dio. Cos'ì . i pregi di natura sj rivolsero al servizio d i Religione, e la Religione rendevali più splendidi , e più fecondi di n1eriti. Ancora· ricordo· quel giorno terri- \ bile (1 ), allorquando Pesaro, dopo un combattin1ento {1) Il giorno 9 di giugno 1799 Monnier generale delle truppe repubblicane, comandante il dipartimento del MetaJ-tro, e la piazza di .A.ncona 1 marciò sopra Pesaro con due colonne, la prima di 7 5o uomini francesi con1andati da lui stesso, l'al~ tra di 200 uomini italiani comandati dal generale italiano Pino: avevano seco due cannoni e due ohicL ·L'oggetto della spediZione era di togliere Pesaro· dalle n1ani degli insorti pontificii, che in numero forte l'avevano occupata tre giorni. prima. l

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