Discorso di Favorino filosofo greco sul debito che hanno le madri di allattare i proprii figliuoli

:14 addi Yicne, di straniera c barbara nazione ; c quel che è peggio sia di tristi costumi, rozza, disones ta, briaca. lmpcrciocchè sovente qualunque è colei che a tal tempo allatta , senza fare ulcuna ragione, viene chiamata per balia. E patiremo noi adun· quc , che questo nostro fanciullo venga i n· fe t to da pernicioso con tagio, c da corpo c da :lOimo tris tissimi tragga sostentamento :di' animo c al corpo suo? E infatto noi ' cggiamo spessissimo, che alcuni fig liuoli <.li bellissime cd onestissimo madri non hanno somiglianza alcuna nò nel corpo, uè nell' animo ai loro genitori. Con molta g razi" c vcri l11 adunque il nost ro Virgilio fà ccndo! i :td imi tare quc' versi d ' Omero Crudcl nè padre, a te Peleo, n è mac1rc Tctidc fu, te il negro nwre, c il fi..,nco Partorì delle rupi , c tu rinscrri Cuur di rupe nel .scn non seguì soltanto questo concetto, ma vi aggiunse del suo E le poppe lolla• di IÌS'"" lrcouo .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==