Discorso di Favorino filosofo greco sul debito che hanno le madri di allattare i proprii figliuoli

f2 non si guasti. Ma poco importa, tlicono alcuni, di che latte sia madrito i l fa nciullo quando egli ha di che nudrirsi, e vivere. Pcrchè adunque costoro, che così parlano, se tanto hanno chiuso l'orecchio alla voce della natura, non pensano anche poco importare in qual corpo, c di qual sangue sia un uomo coucetto, c nutri to ? .forse pcrchè la forta dell' aria , c del calore, che lo riucuocc e lo fa bianco, non è egli uno stesso sangue quello che ringorga alle poppe, c quello che ristagna nell'u tero. E non è forse qui pure evidente l'avvedimento della natura, la quale volle che compiuto di formarsi i l concepilo bambino , quel sangue che vi accorrea in gran copia a somministrar la materia da trasformare iu lui si rimanga, e solo ve ne derivi quanto basù al crescente portato: il rimanente poi salga a mettere capo nelle mammelle , e così al pargoletlo allora usci to alla luce si offra l'usato c famigliare suo cibo. Laonde nou fu invano creduto, che come la forza c la natura del seme vale ad improntar

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