Discorso di Favorino filosofo greco sul debito che hanno le madri di allattare i proprii figliuoli

H la natura abbia dato alle lèmine il pcllo ricolmo a bellezza , c non a nutrimento dc' figliuoli 1 E a questo sono coudollc da quella stessa stoltezza, per· cui con medicate froùi adoperano ad isconciarsi del lcto che hanno conccllo, o pcrchè il piauo del ventre uon sia da alcuna ruga insolcato , o pcrchè la gravezza del peso non le stanchi, o i dolori del parto non le travagli. E se è cosa degna dell' odio pubblico e dell' aborrimento comune, che u11 uomo negli stessi primordii della vita, mentre si veste di membra , c s'informa di anima, sia morto fra le stesse mani del Creatore , non è meno detestabile vedere a lui già perfetto, a lui generato, a lui nato mancare il noto alimento del materno sangue. Per tale guisa codeste prodigiose donne, delle quali voi certo non siete, quella santissima fontana altricc del genere umano cercano a tutto potere dissccc:u·e cd estinguere, anche con rischio ; pcrchè non i• senza pericolo il ritrarsi c il conompersi del latte ; c tutto questo perchè lur hcll<'zt.a

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