Angelo Maria Ricci - Elegie ed epicedi

) l tt4 Ed ecco avvicinarsi in atto grave Tra i Ministri di Di'o maggior Levita , Che del ciel volge la seconda cl1iave i E segnar mesto con tremanti dita Del sacro crisrna la fronte serena Ov-e indietro tornar parea la vita, E tutta innanzia Lei passar la scena De' dì trascorsi, e nuYoletta rara Turbarla di fugace ombra terrena, Indi brillar nella sembianza cara Di schietta Fede, e ritornarle in 'V'iso Raggio di speme, onde a morir s'impara. Ella intanto nell' estasi d'un riso Quasi il dl raccendea ne' suoi bei rai Che già i colli scoprian del Paradiso; E dir pareva << o Madre mia, che hai? Pensa a te stessa, al genitor fa core; Se in Dio -per voi rivivo, io vissi assai. Noi pur raggiunge oltre le stelle Amore, E fien lassù l' ultime voci udite Di chi tranquilla nel tuo bacio muore: ' ~ Padre n1io , guarda il ciel, tu m'hai vestite \ Queste membra infelici, e ttt n' hai forse Di rne guerra maggiore, e tpaggior lite.

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