Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 60 -,, soggettiva, bensl alle necessità emergenti dai rapporti sociali, studiate alla luce della nuova teoria del!' evoluzione, che ornai ha acquistato dritto di cittadinanza in ogni ordine di studi. In altri termini, secondo l'espressione di un . giovane ma già insigne, p·enalista della scuola nuova, non è la responsabilitàmorale, sibbene la responsabilitàsociale cui s' ha da avere la mira (1). Quale sia la formula della penalità che scaturisce da questo nuovo indirizzo - formula certo assai complessa e che, si può dire, è ancora. allo studio nel campo stesso della dottrina - non è qui il luogo di dilungarci a ri<;ercare. Troppo ci tarda ~i addivenire a considerazioni e conclusioni d'ordine più generate. VI. Agli sgoccioli del suo studio, il signor Lelorrain, dottore in diritto ed in medicina, ma che si rivela dalle sue pagine assai miglior medico che giurisperito, preso, staremmo per dire, da un subitaneo rimorso di coscienza, si accorge· che qualche· principio fondamentale giuridico non sarebbe un fuor d' opera in un lavoro che vuol essere medico-legale. Tocca egli perciò la questione dello scopo dellapena: il che, se non è precisamente la stessa cosa col darci il criterio della responsabilità, potrebbe (I) Prof. Enrico ferri, Il diritf4 di pilli.ire c11me fwuu,,u s,cicù._ - Torino, ·Loescller, 1882. B blioteca Gino Bianco

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