Filippo Turati - Il delitto e la questione sociale

- 41 - che l'uomo non vale salo come unità ma eziandio come associazione, e che vi è una lotta per_l' esistenza anche fra le classi sociali, delle quali la più numerosa è destinata a prevalere. Ma, non potendo qui esaurire convenientemente queste obbiezioni, in omaggio al principio della -divisionedel lavoro, rimando i dubitosi a tµtta quanta la letteratura socialista, avvertendosoltanto col Romagnosi che « la teoria della giustizia sociale non è dottrina speculativa ma è l' espressione di una legge di fatto certa ed imperiosa come quella della gravità dei corpi. » (Genesi, par. 943). Gli ostacoli che si oppongono al livellamento naturale attendono solo che l'impalcato legislativo che li regge sia del tutéo_infradiciato, per isfacelarsi e cadere. Il socialismo non è un sistema chiuso e prefisso, ma semplicemente un grande indirizzo, movente da intuizioni ed osservazioni inconcusse, suscettivo di ampliamenti e adattamenti continui alle esigenze dell' ambiente storico - e questa indeterminatezza o piuttosto virtualità che gli avversart gli rimproverano è appunto la sua forza e la sua garanzia. B blioteca Gino Bianco

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