Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 82 )- Tutto ci fa sperare che la mediazione offertaci da due poten· tati generosi ed amìci sia per avere pronto fine. E quando Ja nostra fiducia fosse delusa, ciò non c' impedirebbe di ripigliare la guerra con ferma speranza della vittoria. Ma per vincere uopo è che all' esercito concorra Ja nazione e ciò o signori sta in voi. Ciò sta in mano di quelle provincie che sono parte così preziosa del nostro regno e del nostro euore le quali aggiungono alle virtù comuni il vanto preprio della r.ostanza e del martirio. Consolatevi dei sacrificj che dovete fare, perchè questi riesciranno brevi e il frutto sa:à perpetuo. Pru~ denza ed ordine insieme accopiati ci salveranno. Tale o signori è il mio voto tale è l' uffìccio vostro nel cui adempimento avrete sempre l' esempio del vostro principe. Queste generose parole del re commossero gli astanti e prolnngati applausi di riconoscenza e. d' entusiasmo scoppiarono· nell' aula; Il Gioberti dopo . il discorso del re chiamò alla camera cosa in~ tendevasi per costituente, e come giammai il Piemonte parteciperebbe alla eostituente di Roma. A questa dichiarazione che per altro non discordava col programma ministeriale, la parte democratica fortemente si commosse e diede in imprecazioni. Nella medesima sera il circolo politico mandò una deputazione al Gioberti pregandolo a non volere ostinarsi a separare il Pi.emonte dall'Italia centrale dove prevalse il concetto della costituente sovrana; ma ogni sforzo fu vano. Grandis&ima era l' ansietà del popolo affollato nel circolo per udire la risposta del ministro, e quando questa fu pubblicata si levò un grido di riprovazione e fu deliberato che il circolo si separarebbe dal ministero. La sera se· guente intervenne gran numero di parziali del Giob~rli, e vi nac· qne grave tumulto per il che il presidente Brofferio dovette seiogliere la. seduta. Allora parte dei radunati accompagnò alle proprie case con dimostrazioni di onore il Brofferio, e parte si recò a far plauso al Gioberti, il quale fattosi alla finestra ringraziò la folla, non senza mescolare alle parole di ringraziamento alcune che saettavano i suoi antagonisti. La folla rincapellato il risentimento Yerso il presidente del circolo, di là si tolse per recarsi al domicilio del medesimo. Quivi i due · partiti s'incontravano e ùa Yillane parole a villani atti trapassarono a disdoro della pubblica autorità. che aulla fece per prevenire quello scandalo, o per re - primerlo secondo le leggi. Brofferio rinnnziò la presidenza, il circolo si ricompose con altri individui ma poco durarono, e l'antico presidente riebbe l'ufficio che prima vi esercitava. Frattanto il Gioberti avea letto in parlamento un nuovo programma n.el quale chiamava faziosi i rappresentanti ùel popolo

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