Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-(lo)- n dnca d1 Parma per i suoi rapporti colla Spagna divenuta ami·ca di Francia non entrò nella federazione. La repubblica di Genova non volle abbandonare il sno sistema di neutralità di ~ar· mata, esposto com'era il suo terri to r i0 agii a t tacchi dell' esercì t o francese che occupava di già la riviera di ponente. La repubblica veneta ostinata nella neutralità di sarmata percbè credeva ad arer nulla a temere dalla Francia potera usare grandi aiuti alla lega. L' ordinamento militare di questa potenza le avrebbe acconsent ito di somministrare esen~ ito rilevante . Essa contava ne' suoi stat i di terra ferma ven ti città, tremila cinquecento comuni quattromila parocchie, aveva piazze forti, esercito ordinato di circa 2o mila uomini colla facilità di aumentarlu con milizie Schiaron~ ed Albanesi, non che colle così dette Cernide; oss ia milizie di campagna, le quali ammaestrate potevano riuscire utilissime eome lo fnrono in altri incontri. Qu e~te di fatte formaran o un eorpo di trenta mila uomini arruolati per compagni e, i quali senza essere stipendiati erano però armati e soggetti a general i ra~segne annuali. Vi erano pure nelle divers~ provincie di· terra ferma venticinque condottieri d' armi, ch' erano tenuti ad ogni ri chi esta della republJiica ad entrare in campagna con c•~ nto cavalieri ciawuno armati a loro spese. Poteva avantaggiare 1,1 lega con molti legni , avendo facilità di procura.rsi abili marinai colle ciurme dei l ~gni mercantili i quali ascendevano a settecento ed i suoi arsenali erano ben provveduti. Kon è a dnbitarsi che ore anche la Toscana, Genova Venezia avessero riunite le loro forze avrebbero costituito un esercite: di sponibi le di oltre 2o0 mila combattenti con una marineria considerevole quando a quella di Venezia Ri fosse ~ggiunta quelle di Napoli, di Genova e della Toscana. Per tal modo allora la Francia si sarebbe creduta ·obbli gata a deporre il pemiero d' invadere la penisola, o per lo meno volendo accrescere l'esercito dell'Alpi dovuto arrebbe indebolire quello del Reno e del Nord, ed era posta nell'alternath•a ~e invadeva d' essere anch'essa invasa o di limitar~i alle dif~ se per garantire il suo territorio. · Quantunque l' Austria fosse ridotta a. doYer contare in Italia sopra le sue sole forze e sopra quelle del re Sardo, e sull a divisione di caval leria. napoletana aveva a fronte un nemico poco numeroso e si lusingava di poter ricuperare le posizioni perdute nella campagna antecedente. Inviò a tal fine qual comandante ~ upremo dell 'armata d'Italia il generale Bcalieu, ehe per la battaglia di Fleurus era sa lito in fama d' esperto generale, ma egli fu ec · clissato dal generali ssimo francese che pro<iigio di genio dorea in

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