Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-(HO)- rinuncia data dal principe senatore Cor.~ini per la quale restav: priva la giunta di un membro. D'altra parte incalzava più e più l'urgenza e crescevano i pericoli ad ogni ora d'indugio, a tal che il ritardare quel provvedimento, che si presentava come unico mezzo di salute, era un perdere lo stato c tradire la fiducia dei popoli. Il perchè i componenti il mini stero ed i rimasti della suprema giunta, videro che trovandosi essi al potere al cospetto di tanto pericolo, era debito loro il farsi maggiori de n a di rficoltà. e promulgata immediatamente quella legge sostenne intanto provvisoriamente il peso del governo fino all a convocazione d~::ll' assemblea, integri lasciando i diritti di chicehesia. Qualunque legalità. potesse mancare viene supplita dalla suprema legge della salute pubblica, la quale sana ogni atto che vi conduce. Il popolo non può rimanere senza un governo, un popolo che vuole deliberare intorno ad esso non può non ascoltarsi; bonde noi provvedendo provvisoriamente a quello e secondando questa concorde volontà. de' popoli cediamo all'impero di una necessità. per la salute universale. Per ciò condotti da questa suprema legge proseguiremo a reggere provvisoriamente la cosa pubblicé:l. coll' i!!cumbere ciascuno alle funzioni dei nostri ministeri e col deliberare unitamente per tutto quanto eccede le speciali facoltà. di ciascuno. E cominciando dall'atto più urgente ed importante, cioè dalla convocazione della invocata assemblea generale, decretiamo ed ordiniamo quanto segue. Visti gli indirizzi e le manifestazioni della capitale non meno che di tutte le provincie dello stato, vista la nota presentata dalla suprema giunta rli stato, al ministero, c dal ministèro comunicata alla camera dei deputati, considerando che nel pericolo di una divisione fra le provincie e di una dissoluzione sociale ed ctnche nel bisogno imperioso di accorrere con ogni sollecitudine e vigore alle strettezze delle finanze. La suprema legge della salute pubblica, comanda di convocare la nazione affinchè col mezzo di una fedele ed universale rappresentanza, munita di tutti i poteri manifesti l.a sua volontà. e prenda necessarii provvedimenti. Articolo L0 E convocata in Roma un'assemblea nazionale che con pieni poteri rappresenti lo stato romano. Articolo 2.0 L'oggetto della medesima è di prender tutt~ quelle deliberazioni che giudicherà. opportune per determinarti i modi di dare un regolare compiuto e stabile ordinamento alla cosa pubblica in conformità. dei voti e delle tendenze di tutta o della maggior parte della popolazione. Articolo 3.0 I collegi elett(')rali sono convocati al di !2 gennaio prossimo per eleggere i rappresentanti del popolo all'assemblea nazionale. Artic. 4.0 L'elezione avrà per base la popolazione. Art. 5.0 H numero dei deputati sarà. di 200. Art. 6.0 Es;;i

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