Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( t09 )- prio dell 'attuale condizione delle cose, cioè quello di dividere molte provincie dalla capitale. La giunta instava quindi pres~o il ministero onde facesse immediatamente sogget to di una proposizione ai consigli deliberanti , che intorno a questo oggetto gravissimo dettato dall ' urgenza dei casi e dal bisogno di reggere la cosa pubblica con ordine con forza e con di gni tà, la giunta non intendeva di dettare gli es tremi di questa legge ma di essere l' iniziatrice, ma che finalmente poi era f~rma a tenere il mini- . stero e le camere non avesse ro proclamato la costituente, essa medesima avrebbe pensato a promulgarla, per evitare i mali che minacciavano lo stato per tal e colpevole negli genza. Ma da Gaeta non meno att ivo e ri soluto nel rendere vani gli sforzi de' mini stri e della gi unta mostravasi Pio IX, ed all a mat· ti na del 26 dicemhre leggevasi afOssa nuova protesta colla quale il pontefice di chiarava la giunta essere autori tà. ill egale, e nulli gli atti che dalla medesima si proclamavano. Questa nuova protesta appena pubblicata dal popolo fu s. taccata e lacerata. Ma in parte attinse lo scopo che il pontelìce si era prefi sso , imperocchè medi ante quella protesta s'infiltrò ne' deputat i un panico terribile, che si adoprarono a tutt' uomo per trovar moùo di non proclamare la costituente. Raccolti a seduta· e minacciati dal popolo ove non proclamassero la costituen te uno di essi inosservalo si assentò dalla sala, e per quell 'assenza non raggiunge-· vano i concorrenti il numero legale, pel qual difetto la camera dichiarò di non poter deliberare, contro le proteste del deputato Audinot che pregava si deliberasse subitç> per salvare il paese dall'anarchia. Le tribune zeppe di popolo eccheggiarono di fi schi e di grida, ma i deputati si sbandarono; i ministri in allora dichiararono che avrebbero rimediato allo sconcio prodotto ùall a camera e che nel giorno venturo si sarebbe proclamata la costituente. In fatti il ministero pubblicò la costituente rivolgendo al popolo il seguente manifesto: Ai popoli dello stato romano! c Dopo avere la giunta di stato in accordo col ministero rivolta ogni sollecita cura per appres tare la legge su la convocazione dell 'assemblea generale dei deputati dal popolo richiesta da tutto lo stato e comandata dalla gravità delle politiche nostre condizioni e per ottenere che venisse dal con ~~iglio accolta e decretata affinchè un consesso univer:)alc desse un modo di governo forte ed uno che durasse contro l'urto minacciato dalle division i e dalla di ssoluzione sociale videro la giunta ed il mini stero perdute le cure loro, ~vvegnachè i consigli deliberanti non giunsero neppure a discuterla. In questo mezzo sorgeva altt'O ostaco lo co ll a ,

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