Marco Antonio Canini - L'unione elleno-latina

-20ambizioni comuni tanto dei Greci che dci Bnlg~ri, come la ~Jacedo11in · hanno cominciato a persuadersi che 1! loro stesso interesse dsi!!e che formino cogli Slavi una l'edel'azione che aLLia per céntro Cost:mlinopoli. Il giorno in cui il nuovo principe di Dulgaria andò in Atene. a stringere l? mn~o al re Ciornio l'u un giorno memorabile nella storw det popoli d'O ri ~nte, neÌla storia dell' um:mità, perchè in quel giorno lwnno comincinto ad avvicirwrsi dnc popoli che erano, sotto varii nomi, da tremila anni nemici. Io n predicare quella concordia ho speso i migliori • anni della mia vita. ~ 1:-l a\Tei desidern lo cl1e rosse iniziata dali'TLnlia. Un dì sognava uu'lLalin grnnde, nlla testa della ciYilt:ì ; invece niJLiumo un'llalia pusi ll n, tralla a rimorchio dai snoi più Cl'udeli nemici. IJo :::cmprc sostenuto che i Greci debbono smettere le ]oro smodate prcten::-ioni, pcrthè gli Slavi li aiutino un gi0rno a c:wciure i Turchi non solo dall'Europ::t, ma anche dall'Asia minore, dw fu e tornerà un immet1so campo aperto all'elleni smo. È dtlll(jllC llt Tinssia che abilissimamente prepara un accordo Ll'a Greci c Bulgari. Il giorno in cui la Hussia abile e giusta insieme proporri\ ai Polacchi di restaurare la patria loro, a condizione che i due popoli siano federati c conscnino l'unione personale, cioè auuiano lo stesso principe, quel p,iorno sarà l'ullirno dell'esistenza dell'Austrit1, l'ultimo della trista ed uggiosa prrponJeranza tedesca in Europa. Come sopra accennai, per la nostra alleanza coll'Austria-~1n gh cria c colla Ccrm:mia, noi ancmmo, in una confla grnzloue cuf(lpen, contro di noi, oltre la Francia tutti i popoli Slavi spiuti dallu Russia. ' Quali engioni di dissidio abbinmo noi colla Francia? Lo dissi più. sopra ; son tali che si possono fncilmenle r~ muovere. lnlaltJ un elello numero ùi Jemocralici l'rancesi sono pronti ad un'lnnichevole transazione coll'ltnlin e non senz' alla cagione il viccprcsidcnte della Camera f-rancese Spuller, ~o$g.c_Hdo la pnrola agl' Italiani al bnnchello del 19 gwgno, h cllwmò « nostri cari con l'edera ti )) .

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