Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

SINDACATI E CONTINGENZA: TRA LAVORATORI E GOVERNO PaoloSanti Lo si sapeva da tempo che l'unità tra i sindacati si era andata semprepiù sfilacciando. E, ancor più, si sapevache la crisi tra le organizzazioni sindacali e i lavoratori, o almeno importanti e consistenti gruppi di questi, era grave. Ma che si giungesse ad un'aperta rottura tra la Cgil, da un lato, e la Cisl e la Uil, dall'altro, e alla fioritura di scioperi, forsenon tutti spontaneima certonon controllati per un pezzodanessunsindacato,comequella chesi è avuta, nonerano in molti adaspettarselo. Io, almeno, nonme lo aspettavo. Francamente, credevocheunaqualchepezzasi riuscisseamettere alla duplice crisi, quella tra le diverseorganizzazioni — e tra la Cgil e la Cisl in particolare — equella tra i lavoratori e i sindacati. E ciòperché,se tanti erano i motivi di rottura e di divisione, molte ragioni sussistevano, e tuttorasussistono,perché il matrimonio tra le organizzazioni continuasse,anchese ormai si tratta solo di unmatrimonio di convenienza e non più d'amore.Cosaavrebbero fatto qualche tempo fa i nostri sindacalisti?Avrebberodichiarato uno scioperogenerale prima di quella che in gergo sichiama la «stretta finale». Lo sciopero, probabilmente, sarebbe riuscitobenemanonbenissimo: quasi sicuramentenonavrebbemodificatomolto la sostanza dei provvedimenti che poi sono stati presi ma, sifossegiunti omenoad un accordo, avrebbepermesso ai sindacalisti dipresentarsi ai lavoratori con l'aria di chi ha tentato di fare tutto il possibile. E' questa la stradacheunsindacalista di buonsensoavrebbe tentato. Un rituale, una cerimonia forse, ma, come tutti sappiamo, Pochecosehanno il potere di rinsaldare i gruppi come i rituali e le cerimonie. Carniti, comeLama, questecose le sameglio di me. Mi sono sbagliato. Evidentemente avevo sottovalutato il logoramento dei rapporti. Avevo sottovalutato, e come me credo altri, la crescentedivergenzad'interessi e di politiche tra le organizzazioni sindacali, tra la Cgil e la Cisl soprattutto lo ripeto. E ancoroggimoltecose nonsono chiare, o almeno, non mi sono chiare. CapiscoBenvenuto, Biblioteca Gino Bianco

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