Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

36 Una prima polarità è definita dal massimo d i significato pol itico attribuito all'azione per la pace congiunto a una collocazione prettamente istituzionale degli attori. I n questo contesto si collocano i partiti politici di sinistra. La contraddizione che nel corso della attuale campagna per la pace l i ha interessati più da vicino riguarda lo statuto ideologico da assegnare alla nonviolenza. Pci , Fgci , Pdup, Dp si sono presto resi conto delle potenzialità dirompenti dei metodi nonviolenti , soprattutto in un contesto stagnante come quello italiano. I n quanto tali l i hanno subi to ricompresi nelle loro piattaforme enei loro programmi. Sussistono però due nodi non sciolti che rendono difficile (e forse impossibile) i l passaggio da un uso tattico a un uso strategico della nonviolenza. 11 primo nodo riguarda l ' intrinseca illegalità connaturata ai metodi nonviolenti . La loro pratica comporta l'infrazione deliberata anche se pacifica di una norma e l'intervento sugli spazi d i destabilizzazione così aperti. Ciò crea evidenti contraddizioni per questi parti ti che, pur collocandosi in vario modo all'opposizione, mantengono una precisa veste istituzionale. 11 secondo nodo riguarda gl i ambiti i n cui attuare i metodi nonviolenti. 1 loro uso è sempre e comunque valido o in situazioni particolari come quella dei paesi coloniali devono lasciare i l posto a strategie di lotta armata? Entrambe queste contraddizioni sono tuttaltro che risolte e rimangono emblematiche della distanza che può intercorrere tra azione e rappresentazione. Nello specifico, l'attenzione particolare rivolta alla nonviolenza come soluzione auspicata per l'umanità alle soglie del conflitto atomico è entrata inevitabilmente i n collisione con le ascendenze ideologiche di questi partiti e con la loro collocazione tutta interna al sistema politico. Le contraddizioni rimangono aperte. Se spesso hanno determinato comportamenti poco coerenti con le dichiarazioni, in positivo hanno avviato un dibattito tuttora in corso all'interno delle aree di movimento e all'interno di ciascun parti to ( 14). La continuità tra i l pacifismo politico e le al tre aree è stata assicurata dai Comitati per la pace. Questo ruolo ne ha condizionato la produzione ideologica e gli orientamenti d'azione. I loro esponenti 14. Un esempio d i questo dibatt i to è stato i l convegno organizzato dal la sezione veneta del l 'Istituto Gramsci: Aa . vv. Del la guerra, Arsenale Coop. Ed. Venezia, 1982. Nel corso degli anni '70, i rapporti t ra sinistra e nonviolenza sono stati discussi i n due convegni organizzati dal Movimento Nonviolento: Mo - vimento Nonviolent° (a cura d i ) , Marxismo e nonviolenza, edi trice Lanterna, Genova 1977; Fondazione «Centro Studi A l d o Capi t ini» e Movimento Non - violento ( a cura d i ) , Nonviolenza e marxismo, L i brer i a Fel t r inel l i , Mi l ano 1981. Biblioteca Gino Bianco

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