Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

- 30 - nata. Ed il generale Petitti in una lettera del 12 luglio ammetteva che l'intromissione di Napoleone aveva fatto perdere agli italiani qualche giornata di tempo prezioso. Ad ogni modo il Po fu passato l'8 luglio, e l'esercito si rivolse con lenta marcia verso Rovigo, dove giunse I' 11 ; ma intanto l'arciduca Alberto aveva diretto verso il confine quasi tutta la sua armata, lasciando nel Veneto un solo corpo. Mentre queste operazioni si svolgevano, da Vittorio Emanuele e dal Governo italiano erano partite le risposte alle offerte napoleoniche, ed· erano di questa sostanza : non potere l'Italia prendere decisione alcuna, senza preventivo concerto con l'alleata Prussia; essere d'altra parte conveniente che l'acquisto della Venezia avvenisse non per cessione di Napoleone, ma per plebiscito dell~ popolazioni venete. · Che cosa era avvenuto intanto nel campo prussiano? Anche là l'improvviso intervento di Napoleone, che tutti sentivano ostile, aveva suscitato grande sorpresa e sdegno. La necessità d~lla situazione spinse Bismarck a mitigare questi sentimenti sotto una forma dilatoria, con la quale si sosteneva che prima di fissare l'armistizio, si doveva essere d'accordo almeno sulle condizioni generali della pac~, e che la Prussia aveva il dovere di consultare l'Italia. Ma verso l'Italia si avevano sentimenti tutt'altro che benevoli. Dopo Custoza, di fronte all'inazione italiana, i sospetti erano spaventosamente cresciuti in Bismarck, ed erano stati espressi anche con forma brutale ed ingiuriosa in note dell 'Usedom e iri apprezzamenti del Bernhardi, che seguiva le operazioni italiane al campo. Chi sopra tutto veniva pr~so di mira era il La Marmora, sospettato e accusato di condurre la guerra come voleva Napoleone. Purtroppo le circostanze eran tali da legittimare questi atroci sospetti. Si pensi: l'esercito italiaM che rimane inoperoso per quindici giorni dopo un insuccesso non grave, le pressioni di Napoleone, l'offerta della Venezia, il trasporto di quasi tutto 1'esercito austriaco dal Veneto verso la _Boemia; non vi era in tutto questo materia più che suffidente per un uomo mal prevenuto come il Bismarck per sospettare dell '1talia? Non poteva sembtare che gli italiani conducess~ro la guerra proprio come v~leva B·blioteca G no Bianco

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