Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

- 28 - sta crisi del comando, che veniva ad aggiungersi a tutte le altre difficoltà della situazione gravissima, si protrasse per alcuni giorni e fu risolta soltanto a metà con un compromesso nel colloquio avvenuto il 29 giugno tra La Marmora e Cialdini, nel quale si stabilì che il IV corpo sarebbe tornato sul basso Po per tentarne il passaggio, intanto il resto dell'esercito sarebbe stato impegnato in una dimostrazione contro Borgoforte per attirare il nemico, e poi una volta che il IV corpo fosse riuscito a entrare nel Veneto, lo avrebbe seguito in modo da operare la riunione in una sola massa. Fino al momento della riunione, La Marmora, quantunque dimissionario, sarebbe rimasto al suo posto, esercitando di fatto le funzioni di capo di Stato Maggiore del generale Cialdini. Era un compromesso che lasciava tutto in sospeso, perchè non si sapeva chi avrebbe avuto il comando dopo avvenuta la congiunzione dell'esercito; la situazione rimaneva quindi nebulosa, e cib permise che sorgessero altri equivoci e altri dissidi, per modo che le nuove operazioni di guerra, che avrebbero dovuto cominciare subito, non si iniziarono che 1'8 luglio col passaggio del Po. Questa è la constatazione dolorosa : dopo Custoza, per quindici giorni l'esercito italiano, che aveva ancora almeno doppie forze di quelle nemiche, rimase inoperoso davanti agli austriaci. S'erano intanto sviluppati nel teatro della guerra austro-prussiana gli avvenimenti clamorosi; la marcia fulminea dei prussiani in Boemia, l'annientamento del1'esercito austriaco a Sadowa il 3 luglio; e Francesco Giuseppe aveva offerto la Venezia a Napoleone chiedendo la sua mediazione, e Napoleone aveva accettato e si era rivolto precipitosamente al Re di Prussia e al Re d'Italia, per far sospendere la guerra. Sadowa era stato un colpo di fulmine per il governo napoleonico, non meno che per il governo austriaco : l'immensa vittoria prussiana sconcertava tutti i piani dell 'lmperatore, e rendeva necessario una pronta azione per salvare l'Austria dalla rovina, ed impedire alla Prussia di trarre troppo grandi vantaggi col trionfo. Ecco l'intervento di Napoleone presso Guglielmo di Prussia, ecco l'intervento presso Vittorio Emanuele : verso l'Italia l'intervento assume anche la Biblioteca G·no Bia'1co

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