Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

- 25 - La battaglia era perduta. La ritirata verso il .Mincio fu protetta a sinistra dal gen. Pianell, che con la su::i energia e la sua iniziativa aveva in qu~l settore migliorate le condizioni italiane, a destra dalle divisioni Bixio e Principe Umberto del cÒrpò d'armata Della Rocca. Nella notte gli italiani ripassarono il Mincio, senza che gli austriaci tentassero !.'inseguimento. Tale fu la battaglia di Custoza. Se è vero che in guerra vince chi commette meno errori e sciocchezze, noi a Custoza non potevamo vincere, p~rchè troppo lunga, troppo schiacciante fu la serie delle sciocchezze e degli- errori. Il Comando per tutto il giorno 23 prese le sue disposizioni in base al concetto che gli austriaci stessero ancora sull'Adige; la divisione di cavalleria, che avrebbe potuto far servizio d'esplorazione e d'informazioni, non esegui ricognizioni oltre Villafranca ; il gen. Cerale, che fu avvertito dell'avanzata dei nemici sulla strada V~rona-:. Peschiera, non credette necessario darne notizia al comando supremo. Nelle istruzioni ai comandanti dei corpi d'armata non fu detto s~ e dove si sarebbe trasferito il comando supremo, non fu fatta parola della riserva d'artiglieria, che rimase perciò indietro dimenticata a Piadena; nessun ordine fu dato per il grosso carreggio, che perci.ò fu condotto tutto al seguito delle divisioni, e ri~scl così d'indicibile ingombro durante la battaglia e nella ritirata; infine a ciascun corpo d'armata fu ordinato di muovere prima ·delle 4 senza precisar l'ora, cosi che quello Durando mosse alle 3.30 e quello Della Rocca alle 1.30 ! Durante la marcia, la divisione Cerale fece un giro vizioso e venne a trovarsi sulla strada della divisione . Sirtori: l'avanguardia del Sirtori si trovò davanti alla divi-. sione Cerale, cosi che il Cerale proseguì cori due avanguardie, mentre Sirtori rimaneva senza. Le mosse degli italiani furono così sbagliate che nel settore di sinistra 22.000 italiani urtarono e a spizzico contro 32.000 austriaci, nel settore di destra intorno a Custoza tra mattina e sera 24.000 italiani si trovaron contro a 48.000 austriaci, nel pomeriggio la lotta si svolse tra 30.000 austriaci e 15.000 italiani, mentre altri 20.000 si trovavano a poche ore di marcia inerti. Il comandante del III corpo, Della Rocca, rimase a Villafranca a bere la B blioteca Gino 81c1nco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==