Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

ll - 21 - un mostruoso corpo di otto divisioni ; questa doveva esserè comandata dal Cialdini, l'altra dal La Marmora, col titolo di Capo di stato maggiore e di ministro al campo senza portafoglio; il Re avrebbe avuto il comando supremo, avendo a sua disposizione una grossa riserva e ai suoi ordini il generale Petitti, nominato aiutante genèrale per coadiuvare il Capo di stato maggiore generale. Il corpo di volontari era destinato a operare nel Tirolo, ciò che riusciva ostico a Garibaldi. il quale era invece innamorato dèl concetto della spedizione oltre Adriatico. Cosl l'unità del Comando, preziosa, indispensabile per il buon esito della guerra, andava irremissibilmente perduta. Si salvava almeno l'unità nello svolgimento delle operazioni? No, e ciò in conseguenza dèl fatto che nè il Cialdini, nè il La Marmora vollero rinunciare alle idee fondamentali dei loro oiani, e, quel che è peggio, nel colloquio avvenuto fra di loro a Bologna il 17 giugno, tre giorni prima della dichiarazione di guerra, non chiarirono bène le loro reciproche posizioni, lasciandosi ciascuno dei due nella persuasione che l'uno avesse aderito alle idee dell'altro. In conseguenza di questo equivoco fatale, il Cialdini credette accolta la sua proposta tendente a far sl che l'azione dal Mincio fosse limitata ad una dimostrazione per trarre in inganno il nemico e facilitare all'armata del Po il passav<!'iodel fiume ; il La Marmora credette invece convenuto che l'azione dell'armata del Mincio doveva aver carattere, di operazione a sè, senza particolari accordi preventivi con l'altra. Insomma, per il Cialdini l'azione dell'armata dèl Mincio doveva essere secondaria e subordinata a quella dell'armata del Po, per il La Marmora, invece, le due azioni dovevano essere cooperanti, ma senza reciproca dipendenza. Così l'esercito regolare era diviso in due parti, delle quali, si noti bene, una inferiore numericamente al nemico al quale andava incontro, e veniva mandata senza unità di comando, senza che i capi supremi fossero concordi nell'azione, contro un nemico risoluto, compatto, unito nel cerchio formidabile del Quadrilatero. comandato da un solo capo energico e intelligente. Si aggiunga a tutto ciò che il Capo di stato maggiore B blloteca Gino Bianco

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