Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

- 20 -- 1859 ; il La Marmara, il Cialdini. Escluso il Della Rocca, perchè ad ubbidire a lui non si sarebbero piegati nè il La Marmara nè il Cialdini, rimanevano gli altri fra i C1ualisi doveva fare la scelta. Questa era ancor più e:rave, perchè ad essa era subordinato il piano di guerra da adottarsi, avendo ciascuno dei generali una sua concezione particolare in proposito. II Cialdini ideava di concentrare 1'esercito sulla destra del basso Po, passare il fiume a monte di Ferrara, aggirare il Quadrilatero, muovere su Padova e di· qui puntare sulle comunicazioni fra il Veneto e l'Impero, dando battaglia, se il nemico fosse uscito dalla zona fortificata, o, in caso contrario, lasciando un corpo d'osservazione. Anche il Petitti vedeva con simpatia questo piano, che si avvicinava alle idee esposte nella nota di Usedom. II La Marmora aveva invece una concezione opposta : invadere il Quadrilatero dalla sinistra del Po; se il nemico avesse accettato la battaglia, darla, approfittando delle proprie forze prevalenti, in ·caso contrario bloccare le fortezze e invadere il Veneto. Più grave ancora di questo dissidio fondamentale tra il La Marmara e il Cialdini, è il fatto che i due generali avevano discusso a Firenze, nell'aprile, intorno alle loro concezioni opposte, e nessuno dei due aveva rinunciato alle proprie idee, senza però arrivare a manifestarlo chiaramente. Venuta in discussione la scelta del capo di stato maggiore, il La Marmora offri ripetutamente la carica al Cialdini, ma questi rifiutò, sia perchè temeva, con la presenza del re al campo, di non avere la necessaria libertà d'azione, sia perchè prevedeva screzi col La Marmara, che sarebbe stato in sottordine a lui. Intanto urgeva prendere una decisione, perchè gli avvenimenti precipitavano. Per risolvere tutti i gravi quesiti sorti col rifiuto del Cialdini, con il desiderio del re di esercitare un comando al campo, avendo il Petitti al suo fianco, e infine col fondamentale contrasto tra il piano del La Marmara e quello del Cialdini, si ricorse a una via di mezzo, che fu esiziale, come lo sono tutte le vie di mezzo, nei momenti in cui occorrono decisioni ben nette. Si stabili di scindere 1'esercito regolare in due armate : una del Mincio, di tre corpi d'armata a quattro divisioni, l'altra del Po, costituita dal solo quarto corpo d'armata, 8 blioteca Gino Bianco

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