Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

- 16 - Naturalmente, tutto ciò era subordinato alla sconfitta prussiana; ma chi dubitava, specialmente in Francia, della vittoria austriaca, anche contro tutti e due gli avversari? Naturalmente, per rendere più facile tale vittoria, era bene che l'Italia non si impegnasse troppo nella guerra, e lasciasse così l'Austria libera di portare il suo sforzo maggiore in Boemia. Ebbene, proprio questo concetto noi vediamo spuntarp nelle parole dall'Imperatore dette al Nigra il 12 giugno e dal Nigra riferite con certa compiacenza : poter accadere durante la campagna che fosse utile che I'I talia non facesse la guerra con troppo vigore! E lo stesso concetto ritornava nel colloquio fra Napoleone e Nigra il 23 giugno, quando l'Impòratore affermava che avrebbe potuto essere utile a noi de ne pas pousser les choses à bout ! Il Bismarck non conobbe questo trattato che lo avrebbò fatto balzare di terrore; ma anche senza di esso, altri motivi alla fine di maggio e al principio di giugno, eran sopravvenuti a rendere il ministro prussiano più diffidente e sospettoso chp mai sul conto dell'Italia e della Francia. Ali 'Usedom si era aggiunto a Firenze un altro prussiano, il Bernhardi, scrittore di cose militari, venuto con posizione ufficiale non ben definita e con l'incarico apparente di seguire come storiografo la campagna, in realtà con la missionp di dar consigli energici per il .piano di guerra al La Marmora, che i Prussiani consideravano troppo timido. Il piano che a Berlino si sarebbe voluto veder adottato dal governo italiano si basava su questi punti sostanziali : marcia ardita dell'esercito regolar,e attraverso il Veneto verso il confine, eludendo il quadrilatero: insurrezione in Ungheria, fomòntata da denaro italiano e prussiano, e aiutata da uno sbarco di volontari in Dalmazia. Il La Marmora, che non voleva ingerenze straniere nel piano italiano, ç non riconosceva nel Bernhardi veste alcuna ufficiale, accolse molto freddamente e il Bernhardi stesso e le sue proposte; il che naturalmente bastò perchè il Bernhardi si unisse all'Usedom nella ·bassa opera di diffamazionp contro il La Marmora presso il Bismarck, e contribuisse quindi ad aumentare in questi i sospetti contro il ministro italiano. E anche la questione B bllotèca Gino 81c1nco

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