Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

~ 13 - colpo al cuore, apprendendo che Bismarck era così restio ad ammettere gli impegni della Prussia verso l 'ltalia. E sotto l'impressione disastrosa di questo awiggiamento bismarchiano, che dov,eva aumentare necessariamente .nel ministro italiano la diffidenza per il su~ ambiguo collega di Prussia, ecco giungere al La Marmora il 5 maggio da Parigi, tentatrice, abbagliante l'offerta della Venezia, prima a patto che l'Italia lasciasse libera l'Austria di rifarsi sulla Prussia in Germania, poi addirittura in cambio della semplice neutralità italiana ! (I). Era umano che La Marmora in quel momento ondeggiasse, e, sia pure per un istante, provasse la tentazione di abbando- . nare l'infido alleato al suo destino : e il mezzo c'era, anche senza ricorrere a un vero e proprio tradimento : bastava lasciar trascorrere i tre mesi per i quali era vigente il trattato; se entro 1'8 luglio la guerra non ,era dichiarata, l 'I talia era libera dai suoi impegni, e a far passare quei mesi potevano servire le lungaggini di un Congresso. La Marmara infatti ne insinua l'idea a Parigi; subito però la sua onesta e leali:) natura riprende il sopravvento, e dichiara che il Congresso era possibile solo nel caso che anche gli interessi prussiani vi fossero tutelati, e che non fossero sospesi nel frattempo gli armamenti. Ma intanto l'idea del Congresso, che qualche giorno prima era stata ventilata dai governi di Londra e di Pie~ troburgo, raccolta e propugnata da Napoleone, pareva avesse .fortuna. Tra Parigi, Pietroburgo e Londra le trattative fervono per tutto il mese; i punti da discutersi sono fissati in questi trç: liberazione della Venezia e garanzie per il potere temporale dei papi; questione dei Ducati dell'Elba, riforma federale in Germania; il 25 maggio sono inviati gli inviti per l'adesione all'Italia, alla Prussia, all'Austria e alla Confederazione germanica. Mentre si svolgevano queste trattative, Bismarck traversava uno dei più terribili e angosciosi periodi della sua vita. I suoi agenti lo avevano informato delle manovre (I) Questa offerta della Venezia, fatta dall'Austria per mezzo di Napoleone allo scopo di render l'Italia neutrale in una guerra austro• pn:ssiana, non costituisce forse una prova eloquente che nell'aprile corsero trattative segrete tra Parigi e Vienna contro Berlino? · B bhoteca Girio 81anco

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