Pietro Silva - L'Italia e la guerra del 1866

_ _. 10 - • { Govone, diventava più inquieto e più diffidente chf mal contro la Prussia, e i suoi dubbi erano a stento vint~\dalle pressioni che Napoleone faceva con ogni mezzo, sia per lettera, sia con inviati speciali, per spingere il governo italiano a firmare con la Prussia un accordo pur che sia, anche un semplice trattato generico d'amicizia. Non erano queste certo le circostanze più propizie per far sorgere fra i due stati che si dovevano alleare un'atmosfera di fiducia e di simpatia. Finalmente il 28 marzo Bismarck si decide a proporre uno schema di trattato, e chiede il consenso a La Marmora; questi telegrafa che prima di rispondere vuol la proposta per iscritto. La risposta dilatoria era dovuta al desiderio di La Marmora di guadagnar tempo per poter chiedere il parere di Napoleone per mezzo del conte Arese ; ebbene, il Bismarck la interpellò nel senso che il La Marmora volesse la proposta scritta per mostrarla, a Vienna e spaventare e costringere a cedere il governo austriaco! Le proposte del Bismarck furono alla fine accettate, e I'8 aprile fu firmato a Berlino il trattato d'alleanza in sei articoli, la cui sostanza era questa : l'alleanza doveva durare tre mesi, se in questo periodo la Prussia avesse dichiarato guerra all'Austria, l'Italia era impegnata a fare altrettanto; scoppiata la guerra, nessuna delle due potenze poteva fare armistizio o pace senza il consenso dell'altra, e ouesto consenso non poteva essere negato quando l'Austria avesse ceduto all'Italia i territori dell'antico reame Lombardo-Veneto e alla Prussia territori equivalenti. Il trattato non era troppo favorevole all'Italia, giacchè i non comprendeva la cessione del Trentino, come avrebber voluto La Marmora t Govone, e non era pienamente reciproco, giacchè non diceva che cosa avrebbe dovuto fare la Prussia, nel caso che l'Italia avesse attaccato per prima l'Austria o fosse stata da questa attaccata. Ma da Bismarck non era stato possibile ottenere di più, e d'altra parte Napoleone aveva in tutti i modi consigliato di accettare il trattato sotto quella forma, dichiarando che si sarebbe opposto se l'Austria avesse per prima aggredita l'Italia. Altro impegno però oltre a questo, non volle B blioteca Gino Bianco

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