Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

PIIO PACE poichè lo spazio davanti a noi era vuoto. Niente morti, niel)te feriti. Ossia: un ferito, uno solo, che gemeva nell'angoscia. Giaceva a metà strada fra le due trincee disteso sotto. il tiro delle palle. I nostri tiravano ancora. Son felice di dire che nessuno di loro cercò di colpirlo. Allora vedemmo un uomo, che si levava dalle trincee tedesche. Che voleva fare? Senza dubbio voleva aiutare il ferito, ·perchè camminò verso lui. Ma non camminò molto. U_nasalva . dei nostri lo distése a terra. « Cessate il fuoco! »; comandò il nostro ufficiale. Obbedimmo, e lo vedemmo con meraviglia uscir dal!.1 trincea. Anche i tedeschi lo videro, e, per vendicare il ·loro compagno, tirarono tutti su lui. Una palla lo colpì. Si formò, barcollò. Ma non cadde, come l'altro; con un immenso, visibile sforzo, riprese dominio e camminò fermamente verso le trincee tedesch~. «È.matto», gridò il mio vicino di combattimento. Un momento dopo si rammaricò della sua parola, perchè. tacque e fummo insieme testimoni di un così grande spettacolo d'eroismo, che una acclamazione salì dalle due trincee e, durante un'ora, credo, o quasi un'ora, nessuno, ·nè da questa nè çla quella parte, tirò un colpo di fucile.. Il nostro ufficiale camminò sino al ferito, poi, per quanto feritò lui stesso, lo sollevò, l'aiutò a camminare, e, con stupore di tutti, Io condusse diritto alle trincee tedesche. Lo mise a sedere dolcemente sul monticello di terra, salut~ i '!lemici, po( voltò le spalle per tornare da noi, così tranquillo, così sicuro della sua vita in quei brevi istanti come avrebbe potuto esserìo a casa ·sua. Ma non tornò senza ricompensa,· perchè un ufficiale tedeséo _saltò fuori della trincea e, togliendosi dal- ! 'abito la pr<'l)ria Croce di Ferro, l'attaccò al petto del nostro eroe. Av:ete mai sentito la folla gridare: « Bill! Goal!» sopra un campo di giuoco, l'ultimo. giorno di un ((match? D Il grido BibliotecaGino Bianco

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