Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

ALMANACCO II.LUSTRATO 49 cfìe salì dalle due trincee era eguale, e, se un soldato tedesco avesse tirato sopra il nÒstro ufficiale, mentre ritornava verso noi, sarebbe stato ucciso dai compagni suoi, ne son sicuro. Egli ritornò lentamente, avvicinandosi con fatica. I nostri gridi, i nostri urrà' incoraggiavano il suo cammino. Arrivò, • I alla fine, e cadde, svenuto, fra le nostre braccia. I tedeschi ci lasciarono il tempo di accoglierlo, di averné cura, prima di ricominciare il loro attacco. Il duro combattimento in seguito riprese. Venuta la sera, fui designato per condurlo all'ospedale. Era già sofferente e debole. Il nostro generale lo vide, lo fermò un momento e gli disse che quel giorno stesso chiedeva per lui la Croce di.Vittoria. Noi partimmo. Ahimè, la sola croce che porta oggi, l'ultimo di noi l'avrà un giorno o l'altro: è una croce di legno ficcata in terra. Non posso ridirlo senza che il mio cuore si spezzi ». Si fingou morti costoro, nia 110,r. sono. Sono dzie a1'dimentosi soldati che, r :1cavaleale le nostre trincee, strisciando per terra carponi, le1ttissima1tteH.te,pur sotto la luce dei razzi lu.minosi austriad, si- avviano a tagliare i reticolati 11e1H.1·ci. Non esiste-una 11umsione ~uerresca più terribilmente peritliosa. Biblioteca Gino Bianco

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