Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

<:ome è in•evita:bil_e una certa fiducia nei capi. Uno «stato mag- -, giore "> che dovesse ogni cinque m :nuti spiegare pubblicamente i motivi :cl·e.Ha sua tattica, giustificar-e ogni passo ej ogni movimento, 'Sarebbe votato alla disfa·tta. D'altra parte la moderna lo t la politica non può fare .a meno ò.i «pubblicità:., di «messa ~n scena:., in cui prevalgono spesso gli elemenbi simboli-ci. In questa lot ta , ragita:zione (« un'id·~a in molte teste»} pr-ende .i:l passo ·sulla propaganda («molte idee i'n una t esta sola~). Si può deplorar.lo, ma un movimento che ricu-sasse di adattarsi a tali necessità. nuov-e si estranierebbe a un tempo dalle massè .e dai proprii fini. Qu·estu adattamento è reso arduo da un'illusione tenace~ colt ~vata sopratutto <i-agli « in.tellettu~li >, i quali tendono a .sopravvalutar·e La funzione degli strumenti Che -hanno Lmpa- •rato più o meno a maneggiare. Per essi que'l che conta non è ISOlo di «aver rag.:one », ma di aver avuto ragione. Quando hanno dimoStrato che gli argomenti dei 1oro avversari sono deboli o -che il loro progrMnma è « ·contraddilor!o », essi sono persuasi che non ne J"lesta più nulla. B militante, invece, sa che la lotta non è finita, che non fa 'Che cominciare e che bisogna ri'prenderla a og.ni istante. Senza dubbio, biso;;na fare· tla critica delle idee, dei progetti, <l·zl.J.e promesse d-egli avversari, ma non si deve dimenticare che l'anima umana - e anche l'anima delle folle - è una <:orrente c-he ha bisognod'essere al~mentata. Non si :può i·solarla dalle sue fonti - pe.rtfrungose ohe siano - che a -patto <li !'icondurla ad altre : ,un'idea non può essere -surrogata che da un'idea più grande .. una passjone da una passione oiù forte. Le masse dimenti- .ca.no facilmente: esse non giudicano sulle « co.ntr.addizioni »· d.el passato, ma sul•J.e consolazioni presenbi e sulle speranze- ,future che son loro offerte. P·e.r tanto la p.iù grande antinomia, della vita politica deriva da ciò, che ogni guerra di ipr:mcipi[ tè pure - e lo diventa soprattutto nella sua fMe decisiva - •una guerra doi posizioni. Nessuna battaglia o&i ta -senza un terxeno di manovra per spi-eg-arvi le p.roprie forze, senzf!. «posizioni ~ da cui prendere lo slancio. e dove sta•bllire sbarramenti.. .a-ggrapparsi e « te•nere :& rnal>gra.cto tla violenza d-E!Ill'attacco av- .versanio. Queste ragioni strate!!i<:he sono ovvi-e; ma ve n'ha .eH più profonde. E' falso .che un"dea sopravviva quan1do son'()- ..scom:parsi gli uomini e le i-s ~ ituzioni in cui era incarnata. In date condizioni essa può rinascere; ma n1iente ci assicura che tali cond~zioni si riproducano « fatalmente>. e l'esnerienza fascista è lì a provare che un'idea è per lo meno seri.amente- •compromessa quando luttle le l'ealtà in cui si era ~ttuata sonoo.<>tate soppresse. «Non si uc-cide un'M.ea :t è Uon> luo<Zo comune· sub1ime ·e perieoloso, :perctlè rioohia di far dimenticare che •un'idea ha bisogno dri. un sostegno materia•le per pernetuarsi e che ' questo sostegno materiale v.a srolvaguardato. Un'i:dea è 11.ma generazione o un seguirsi di .generazioni. Se la e.'Bn·eralZ.ione scompa:re e se non v'è successione, l'idea è sommersa e- ·l'eredlbà .perduta. Quando il fa:...<:eismo .uccide, bandi-sce o inearcera i suoi avv-ersari, quando incCil1dia .le loro cas-e e di-- strugge le loro istituzioni, sa quel che 1fa e .non colpisce a .vuoto. Tanto più che esso completa le sue distruzioni ni~liandO> da1 sociatlismo taaune su.e for.mule : l'idea è >eosi minacciata. - 30Biblioteca Gino Bianco

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