Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

c sindaca·t.i » e magari un « pa.rtito », .essi non vanno oltre la funzione di « m-ezzi » subordinati e inco!'!>orati come tali a1l'onni:potenza dello Stato. Diventando un congegno del'.o Stato la loro natmra strumentale. non cambia affatto ; al contrario : si tramuta:no in mezzi di secondo gPa'Clo, mezzi di mezzi. Scom1)8rsa ogni ind1pendenza e ogni autonomia d.elle sue istituzioni, il po.polo non è >piil che materia prima foggiabile a talento, di cui sono calcolati e regolati Ja resistenza e il !TeJJdimento. Il popolo partecipa ancora ~. narate ~ manifesta?.!oni, .e magari è tmuto in ista:to 1permanente d'allaTme e di tensione ; ma ciò fa parte della « tecni'OO. ;, dell'addestramento, nè mai si .eleva al livello di ·v.ita politica consa.pe·vole. In un simile sistema non v'è dunque ,piil ;posto per la funesta illusi'One lungamente nutrita dai comunisti, che il fascismo effettue1:ebbe, in fondo, un progresso, rctistruggendo I-e «illusioni democratiche >. Infatti i comunisti italiani proclamavano nel maggio 1921 : «La reazione bianca registra, è v.ero, vittorie passeggere su un avversario che paga la colopa della :sua impreparazione, ma uccide l'illusione democratica e liberal-e e demolisce l'influenza della soeialdemocraz.1a sulla rrnas- ·sa >. E nella decisione del P!l'esidium deU'Irut -ernaz.~onru!e Comu- .nista pubblicata nel gennaio 1934, a pro.posito della si·tuazione ,tedesca, si poteva leggere : «L'instaurazione della dittatura f.as-cista aperta, dissipando l'iJlusione democratica dcl1e masse .e libera·ndole dall'influenza della socialdemocrazia, accelera il 1cammino della Germania veiso la rivoluzione proletaria». Non è qui il luogo di portare fino in fondo la critica di questa concezione che l'Internazìonale Comunista non lha mai rinnegato .malgrado le molteplici «svolte~. e può bast.wre la constatazione che il fa'Scisma 'llon sopprime solo le «illusioni democratiche », ma il soooetto stesso che le soffre, il movimento O!)eraio e socialista. Si ·può dire d·el fascismo come di quelìa tale operazione «perfettamente riusci·ta > : il paziente non è sopravvissuto. e grazie ad essa è stato liberato delle sue «illusioni », anzi -di ogni illusione .posslblit... Ri•ducendo il popolo alla parte di sempl!ce st.ntmento il fascismo sopprime la nazione Ciò è forse l'aspe t to del <regime che più sfugge, essen'Clo cela.to dall 'esaltazione :nazionalista che n fascismo alimenta e spin.ge fino al delirio. Nel fasc :smo la ragione di Stato sostituisce la coscienza nazionale quale era concepita nel XIX secol o dal profeta delle nazioni, Mazzini, per tui non eslste ·nazione senza popolo Ubero. come non v'è umanità senza nazìorfi libere. La .conquista della libertà rpoli-,. Ur'.a e quella .dell'indipendenza nazionale obbediscono alla meçle.':iima esigenza, e nella migliore t ra;dizione giacobina e romant;·ca «patriota > e « d~ocr.atico » sì identificano. Per Mazzinì il lfisveglio della coscienza nazionale costi tuisce una tappa ne c·essaria nella formazione ·della -coscienza europea : « la Glo~ vine Italia» non può trcware compimento che nell:a « Giov.ine f!}uropa ». Questa visione cl porta ben lungi dal f·ascisiuo e ci spiega nel medesimo tempo ,perchè esso voglia Ja distruzione del movim·e.nto operaio e socialista. Dalla fine del XIX secolo il socialismo ha :pNso quasi dappel'tutto il posto della democrazia ne1la funzione di iniziare le masse .alla vita nazionale. Le - 22 - Biblioteca Gino Bianco

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