Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

di verità, non potrebbe accettarsi senza riserva. Im primo luogo il contenuto sociale di un movimento non è determl· nat<> esclusivamente dalla sua composizione, dalle sue bast sociali. n fascismo, pur reclutando princlpalment;;e fra 1-e class~ Jl\edie, fa il SUO ingresSO nella Storia distruggendo i paTtiti e i sindacati operai. Da que~o momento, qualunque siano il 'Suo programma e i suoi aderenti, esso s'inte[ra nell'offensiva capitalista. La soppressi"onte delle libere oroganizzazioni dei lavoratori modifica in maniera .permanente i rapporti di fmza. Fascismo e capitali-smo m.on potranno ormai più compor.tarsi come se le posizioni operaie non fossero state annientate. Il fascismo, anche quando pretende di fare la parbe d'arbitro « fr;a rapitalte e lavoro :., pone runa delle paNi - col privarla d'ogni au'tonomia - in una condizione di inferiorità, da cui essa non potrà togliersi che ridiventando autonoma, ossia liberandosi dal fascismo. ·Le classi medie attratte dal ftasclsmo sono soprattutto classi medie urba ne. Nel luglio 1919 non solo Mussolini pensava che il fascismo fosse 'destinato a restare c un movim'ento . dl minoranza , , ma che non potesse c propagarsi fuori delle citbà ~ . E' vero che il fascismo italiano si è affermato a partire dal 1921 mercè l 'irruzione dei «.rurali-» nei suoi ranghi; ma i capi delle squadre fasciste e11amo soprattutto elementi della media borghesia urbana o fi:gli ·di agrari - ufficiali, studenti - che vive\llano in città e che, una volta ritornati dal fronte, non avevano nessuna voglia di far la parte di Cincinnato. Essi si proponevano assai più di « conqui:&tare :. la città, prima <tappa della via al potere, che di essere c i primi nel loro villaggio :. . D'altronde il fascismo ha vinto in Italia nella misura in cui ha cessato di essere «rurale~. e la sua ·vittoria non è stata preparata e decisa nelle oampagne della Vall!e padana, b'ens1 a Milano c a Roma : la gramde città, come sempre, ha conserva·to la sua funzione diligente. Le classi medie· che abbra'cciano il fascismo sono soprattutto quelle che non sono o non si sentano più colleg.ate con una base economica propria e autonoma, ciò cbe a g;evola la toro disintegrazione ed il loro ~a_ssorbimento da parte dei nuovi quadri politici creati dal fascismo. Non è a ca·so che in Francia la classe contadina si mantiene refrattaria al fascismo, e si pup' prev-edere che lo rimarrà fintantoché non si sentirà minacciata <11elle sue basi economiche - il pezzo di terra che po~lede e lavora - e nella sua autonomia più o meno real~. Nei Balcani tu1tti i Tegimi au1toribari - usciti dai centri urbani - si sono in·stallati dopo una lotta oltremodo violenta contro i contadini, i quali aderiseono nella loro grande maggioranre ai partiti d 'opposizione (partito nazional-zaranista In Rumania, partito croato dei contadini in Jugoslavia, « agrari , in Bulgaria) (l). In tutti questi paesi la riforma agraria effi.ettuata dopo la guerra ha creato una massa importante di ( 1) Cio' prova nel med esimo tempo ~ Il ~ una massa contadin a diffi cilmente s i ùitende dagli aUacchi c-he partono dalle citlè. e dall ll ca pitale, se '!'!On ha alleati sicuri. L'alleanza d ei cont adini col proleta ria to urbano è uno. necessità c un pres idio per l'uno come pe1; g\l altri. - 17Biblioteca Gino Bianco

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