Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

g.enerale, la speranza di cproletarizzarsi :t , perchè la crisi ecOnomica impedisce tanto 1a loro ascensione verso la borghesia quanto la loro caduta nei ranghi del ·proletariato. Questa. piccol·a e media borg.hesia che ha chiusa davanti a sé ogni via d'uscita, respinta da tutti i partiti, ha fornito 1n Italia e for - nisce dovunque un contributo essenziale al fascismo. Ma occorre ancora estendere la nozione di «'Classe media :. a una massa confusa che va dal figlio di famig!lia dn attesa di wna situazione o dell'eredibà, dal demi-monde al Jumpenproletarier, al briseur de grève, all 'intellettuale sfa•ccendato. Detta « classe media :t eomprende anche ,operai che si sentono più «.excombattenti :t e più disoccupati che operai e che psicologicamente si stacoarno dalla loro classe per passare nelle fila dei suoi nemici. . Le masse popolari nelle loro diverse stratificazioni si pre5entano dopo la guel'f\3. con esigenze accres'Ciute, mentre la guerra ed i suoi effetti han ridotto le risorse immediatamente 'disponibili : si tende ad ·aJCCaparrarsele piuttosto che a ti~vi ­ derle meglio, e così sorge il problema del potere. Tre fattori in questo campo concorrono a preparare il fascismo : l'aggravamen to della lotta di classe, il caTatterc semp·re più politico di questa lotta e il Telativo equilibrio delle forze opposte. Quebt'ultimo fattore - dati gli a1tri due - ha uma parte deoisiva. 1L'equUibrio delle forze che si affrontano para~izza i .governi, qualunque sia la formula della loro costituzione : unione nazionale, c cartello delle sinistre :. o maggioranza socia1-democratica. Se ta·Ie equilibrio perdura troppo a lungo, se non conduce ad una formula superiore, esso e aHa mercè '<ii soprassalti ci-echi, nei quali sj ri trovano ad un tempo un ·certo istinto di conservazione, la difesa dei privi•legi minacciati e le speranze delle classi sconvolte e rimmipolate da1la c·risi. Rinuncian'do a superare se medesima per •le vie legali, la classe operaia tende alla creazione di :un c secondo ipO'tere ~ in seno allo Stato· e contro di esso, mentre la 'borghesia ricorre, secondo 1 c.asi, alla «trasformazione reazionaria d.el·lo Stato :. o alla violenza fascista. Fra le condizioni generali del 'fascismo bisogna infine annoverare l'esiStenza di un c clima :t dato, d'una atmosfera speciale di eccitazione e di delirio, sì che il fascismo mon può fame a meno ne prima ne dopo la rvittoria e ~ suoi dirigenti e complici si sforzano di a!limentarla con ogni mezzo. In tale atmosfera le reazioni assumono · un'ampiezza smisurat-a, il senso delle '}!roporzioni è falsato, tutti i punti _di rife!limento son soppressi. Lo . « choc:. psicologico diventa una ne-cessità come gli -stupefacenti per rcerte nevrosi ; il delirio passa allo stato norma!J.e e acquista un'autonomia malefica. Non si può ridurre U fascismo alla c psicosi di guerra » (come n1m si può rridurre la .Comune alla c febbre obsidionale > ), ma scrivendo la storia 'del fascismo si scrkve contemporaneamente uno dei capitoli più impressionanti e più inquietanti della patologia sociale. Il principale contributo al fascismo è fornito da quelle classi .medie postbelliche di cui abbiamo testè sottolineato i tratti distintivi. Devesi dunque definire il fascismo « un movi - mento delle classi medie > scatenato e sfruttato dalla reazione capita.li'sta ? Questa dtefiniziorue, pur con1 tenendo una gran pa-rte -16 - Biblioteca Gino Bianco

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