Carlo Pontani - Strade ferrate negli Stati della Chiesa

P ar che sia proprio degl ' italiani non precipi(ar nelle vcn.. turose imprese, aUendendo dall'altrui sperienza quei lum i ed ammaestramenti che, migliorando i s is temi~ assicurano i più prosperi risultati. Però quando più ferma sopravvenga la convinzione de i fatti, son dessi pure, che con tutlo il fervore dell'animo si abbandonano al des iderio di aggiungere all' al , tezza de'sublimi concepimenti, ed alla magnificenza di più ardite imprese che altri mai abbiano saputo conseguire. Cosi è avvenuto della scoperta del vapore che vera rivoluzione ha prodotto nel commercio de' popoli, il quale dato prima a dominar sulle acque, dal mare passò alla terra per avvicinar tra se paesi c nazioni a gran pezza disgiunte. Quando tra noi prima corse la fama che con un poco d'acqua bollente si poteva no mandare per la vastità dc' mari pe· santissimi navigli si pensò alla stravaganza che pote va contenere l'incr edibile novella. Ma poi quando I' Ital ia vide per i suoi mari andar percorrendo ma ~s tosi c sicuri i moltiplicati battelli, ebbe allora da senno la scoperta, e con sforzo sublime si alzò per non esser' ultima all'utile impresa. Fu ad un modo quando l'Inghilterra prirparnente applicò la stessa forza motrice del vapore a trascinar sulle strade per via di guide di ferro i più pesanti veicoli, che non pareva credibile si potesse vincere la resistenza del pondo, o adequare ad essa la fona

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