Melchiorre Missirini - Sermoni sulle lettere

Sermoni sulle Lettere del Prqf. MELcJttOR MusrRtNI. Quarta edizione - Si aggiungono i Sermoni sulle Arti del medesimo. - Prima edizione -. Firenzç , nell' l. e R. Pia Casa di Lavoro per Leonardo Ciardetti, t835. ' Ri compariscono in stampa al principiare del conente anno t835 con quarta edizione i Sermoni sulle Lettere, sciolti del Pt·of. Melchiot• Missit·ini. Noi quì non padiamo di essi, perchè già da non pochi anni notissimi, ed in alto pregio al concetto e all' intendimento dei dotti. Annunziamo solo l'aggiunta de' Sermoni sulle Arti. Di questo libret· to piccolo di mole, ma grande in dottrina ed impot·tanza per li studi teorici e pratici nelle At·ti, e in modo principale nella pittm·a, quì si vuoi ren· det· conto. L' Autot·e lo ha fatto anche imprimere in fogli sepnt·ati, e in dieci S ermoni distt·ibuito lo intitola e commenda «Agli Allievi delle Belle Arti» colla lette t·a che riportiamo, la quale dà conto del soggetto , e dei caratteri di questa sua nuova letteraria fatica. cc La mia lunga usanza cogli Artisti più pre- << clari dell'età nostra, e l'udir questi continua· << mente mgionare dc' magisterj della loro profes· << sione, mi suggerì il pensiero di notare ùt carta << gli awisi della loro sapienza ed esperienza . << Perche poi parendomi tanto tesoro non dovere << andare disperso, sparsi di que' prudenti consigli << alcuni Sermoni m•tistici che ora pubblico intito- << lati al vostro nome. cc Così cercai provvedere al tedio , e al dispetto · cc che inducono sovente i precetti didascalici con « troppa pretensione cattedratica predicati, e voicc li darvi un pegno dell'ardente amore, con clze cc sempre vi osservai, col sospingervi all'eccellenza « nella pratica di quelle arti, clze il titolo di clas· cc sica terra a questa inspirata patria nostra acqu ·- " starono. - Melchior l\1issit·ini. - / (':! ./7 ~ \~ o (

2 . Niun dubbio che il solo nome dell'Autore rende sicuri, anche in prevenzione, dell'eccellenza del lavoro. Egli per .molti ~?ni in Roma è sta!o ze~an· tissimo Se<>&'etar&o dell 1llustre Accadem1a d1 S. Luca, ed h~ compilata una isto&·ia artistica sulli Atti della medesima. Con profonda dottrina ha scritto la Vita dell'altissimo Canova, dal quale finchè visse ottenne saldo vincolo di amicizia e di stima. Ebbe del pari intrinseci r apporti coll' altt·o grandissimo ingegno L eopoldo Cicognm•a 1 il qua· le sc&·issegli su i ragionamenti del Longhi intorno la calcografia, e sulla fusione in bt·onzo del Gl'Uppo della Pietà di Canova istesso. Sia lode al vero, se alcun dotto ha più d'ogni altro diritto di scl'ivere e dettar precetLi sulle Belle Arti, egli è oggi Melchior Missirù1i . 1\'la più che il nome e la p1·evenzione, d iventa l ' analisi dei temi tr:~llati da lui gnrante della sa· gacità delle teo&·ie e dei preceLti, che enuncia alli .Allievi delle arti belle. Per quanto può permetter· lo la ristrettezza di un articolo parlinmo Ji ciascun S ermone. Doppio è l 'oggetto , poieh è aggiunghiamo quello ancora di far conoscere, come il lodato Autore semp&·e conferma in fatto di poesia il suo grido, tanto pit't nel difficile uso di parole e di f&·asi, aventi l)l'Oprietà e forza a descrivere cose tenniche, e mcramente didattiche. È argomento al Sermone I.• il colorire piuore· sco, ed insinua che cc Di forti vere e arcUmentose tinte, n E sopra tutto amronizzate, c agli occhi " Simpatiche, e fra /or parenti, e amiche n Innamori il pittor . • . • . e inoltre vuole che n Di. leccar la!ci e tormentar le tele , <' E sovrappor pur sempre incerti imp,.ast ri, " Che sommergon la bella inspirazione1 « E i vergini calori: e il br<lleo •terrlo " Accusano deU' arte e della mano ", MA7. 0100 00130 MAZ 3111

5 ·Pa·opone e consigli a nel Il." S ermone di espone nelle pubbl iche sale di Accademia i lavori d'arte, on<le risquotano il giudizio d e i più $l de' più intelligenti , e in tale occasione si fa strada ad encomiar Roma sua patria: " Tale è il popol di Roma: egregi eterni H L o educar ltlOmmJenti di latino <c E greco magistero: e una perenne " Scuola dell'arti: e l'illustre frequenza u Di peregrini spirti: e una solenne « Ardente gara d'arti belle e molta n Pontificai munificenza e cura, n Che sempre sospitò gli onesti studi J), Fa intende r e ne l III.• Sermone che non dova·eh · hero le opere fi il lie del gen io esser poste in ven - dita, ma bensì lasciate nell e pubbli che sa le, all a vista di tu t ti , pe a· mea·itaa· premj, e poi chè fossero state approvate dovrebbea-o donarsi alla patria . Sublimi ve rsi sono i seguenti in proposito. " Ed avvi forse liberalmercede, Che basti a rimertar l' apre det Genio? (c Spirat e, eterne son.: figlie d el cielo, u Fig lie tl' aura d ivina, e d ipartit e ' ' Sl da quantu ,quc ampia dovizia umana, u Che tesoro non v' è che le parerrgi! <c Il senuo greco indi estimò prtulente n Che qual nell' arti. all' eccellen:z.a somma cc Salga, i lavori suoi prostrar non d eggia cc Ilferce venale a meritato incamo n . Il IV.• Sermone è p ieno d 'a lt issimo concello . Esclama l 'Autore esse 1· cosa a·ibuttevole che anche in p ittura di eta·o si te nga alla nuova scuola Boreale, da cui s' im paa·a ad abb1·utia·e l'animo e il g usto sopa·a oggetti di terrore, piuttosto che ad educare l'uno e l 'altro al bello , al gentile e al subl ime, come avven·ebbe prendendo a trattare soggeLLi c lassici e degni di ricordo e d 'imi tazione . Vuolsi quì riportare quasi che per intiero questo S ermone IV:, onde si abbia fede della a·icchezza del dire d ell o sca·ittore come poeta, e come I taliano lodar· lo del suo caldo amo1· patrio .

-1 (( La guerra in Lidia combattuta, e 1Jinta " Bularco espresse ai pro' llfagnesj; e ancora .. Suona Infnmn della gran giornatn .. Di /IJaratona da Pmèo ritratta u Lungo il Pecìlc : ivi co' Persi stretti. " Ero11 gli A chei: leggevi nella mischia cc Di Arlajcrne e IJ1ilz.iade i sembianti (c Pinti tli srlegtiO e eli valor: Jremea " L' o11da tli guerra, e bellicoso ardire " 11/esceasi intorno: t>d ecco prese a un tempo " Da spnvmto le harbnre falangi " Fidnvnnsi n/la fuga, e i' oste greca u Ergeva di v ittoria emule grida. 41 Or eli vano diletto etl ozio ignavo cc Si pingou scene in moduli miuuti, " E l'arte elle giovar si dee ciel grande " V olta è in rompendio pel ristretto core o E la mente , cl,c ilt molti in{t>rma dorme. " Ed è fortuna se l' opre rfefl' arte " Non itues nan la colpn! A tnlf è giunta cc La sa:.ietà delf onorate imprt·M•, n Che vuolsi nvrr sig"ificnto iu trla et Tutto l' orror tlelln rrequizia umana! cc L'ulma t-ji ug~e cl'mileranrli casi .. Clre dtturprruo l arte: all' Umw e al Goto c~ Siano deli:.itt; nott a noi Cf'é3ciuti c, Con qurl Divitt che J tl 'IJl'derci in terra " Or;ni splemlor della beltà cel•ne <f lmmortal Po$sagne5e! o o o Ami uno specchio u Del Genio foro 7 Inorridisci e fuggi ! Passa qui u descrivere in nl'l'enda pittura li assassini e li assassinament i di Sonnino, e pe•· lungo OI'I'Cvole tr·ano, e mosso da giusto sùegno proromp e in questi amari rimproveri « Orrido dunque è tanto il secol nostro (( E sì ostinato il Jarn.etico nuovo u Di chi minaccia ricondur le llfusr, ,, E l'arti b(•lle , e 1JÌrtno.~e a qunulo cc E bbe eli piti terri.ftco, ed immane (( Una misun età , che si coverse cr Di notte , tli d dilli, e di sciaure! .. /Ifa balli ••.• Cansi l' esi•ial palestra « Il dipintor .••. Se institutor ciel bene n Lo fanno ar•le e natura, il fl~gno u!Jicio Non di$oursti! Come a certa JlcLilr « Nell' Urhinate intenda; e quella imiti

n: Sua dignitb., sua grazia, e sua grandezza, n E gli augusti subbieui, e l'apre esimie, " Che a ritrarre in~egnb saggio rinovi. " La culta Adda, il bell'Amo, e il sacro Tebro (( L' I stro TI01l san: ne barbare capanne (( Sorgono quì, ma deltcrribil Tosco << Il JJftracolo t·ter11o in P olicano. ' ' Le v ulgate da noi petjùlie atroci cc ['Ilota la strana invidia, e le racconta c:c E le aggrandisce alle paterne case, n E le clispiegrt da Italiana mauo cc Pinte in Italia, e con. superbo insulto n A tutta la gentile itala geme u Con gallo moucggiar dà ma[a voce,, • 5 T1·atta nel V.' Sermone <.I e lla espressione nella pittura, dà r •·ecl'tti ed a vve l'Le ch e " Non per brillanza di più bei colori, u N è per srgno più esalto, ed ordinanza cc Più giudiziosa, Jurjamosi a llll tempo cc A pelle e Zt'rtSi; ma p er più possente cc llfagistrro di f'Sprimere, che seppe cc Significar dell'alma idee rr·poste u. Rileva quali vizj Je' pitLo•·i hanno fatto cessare nei dipinLi l' espl'essione della natura e della verità; (t Ozio, orgoglio, pigrizia hanno or travolto u Ogni verginitù dell'arte santa u Cou linguaggio imprestato, e ch'partito cc Dalla natura: invereconcli gesti, u Superbi ammanti, pompe di teatro, cc Enfasi e abbagli commulano altrui u Che si ammiri lo impasto , il tocco ardito, cc Lo studiato panneggio, e l'ombre, c i chiari, cc Le masse, i colpi, e lo stile arrogante cc Come l' età ec• ••.•.• Torna sull' a•·gomento del precedente Se,.mone, e avver tendo che la csp•·essione e la eloquenza del dipingere non dipende dal feroce e dal hl'llLal e delle nuove scuole, adùita al pittore cc Che cansi i palclli, i sepolcri, i coltelli, u E quanto ha di terribile ed immondo n Una novella borea! congiura; cc Ch'ispida, e Jera invidia all' nrti il vanto cc D'essere umane, virtuose e belle >) •

6 È diretto il vr.• Sermone ad avvel'li re che h grazia necessa ria ne ll a pi t tu~·n e _nella scultur~ non s' insegna , n w nasce con ~o 1 e SI educa con 1 co· stumi de ll ' ar tis ta . Pone m lì ne questo vero inse· gnamento " Ultimo sia dtl dipintor ricordo n Cltc da semplicità nasce la Gra:,ia. n Lo stud io ahborre : se sovercllia adopri u Arte e .fatica , ed a!noreggi a lungo n Le sue bellezze, della gmzia invece u Trovi la smotjin : ciii ti assolve allora cc Dal ricercato e smanloso 7 . .... ,, Nel VII.• Sermone me •·i ta esse r notato con qual fel icità, e faci li tà spiega in ve rsi l'Autore, cosa è il dipingere a f resco; << A rte mislior v i aspetta , ove de, muri cc Il f resco intluto sitr'bondo as~orbe cc I color v nrj , e si marita ad cui cr Cou un' nlclu'mia sua, che pc' suoi sali cc Ne v aria i. toni , c gli armonizza e assempra n. Con qu anta in tell ige nza assegna le r egole pe1· ben r iusc i1·e in questa più di ffi c ile par te d ell' arte p it · tori ca ! Questo Sermone è un vero e p ieno trallal o elc i modi che p1·at icar devono i frescanti per fat' LeIli e perfe tti i l01·o la vo l'i. Ogge t to d e ll ' VIII.• S erm011e è insegnare che pe•· l' invenzione de' sogget ti rrovasi un gr and e e immancahile ajuto nello stud io dell e o pe re de ' mi· gl ior i poe ti u •••• • •• dal Jlfeonlo Carme cc La maestit di Ci uno , e la vivt:11le n Canizie dell' Egioco T onante cc D erivò w l tempo la Fùl/nca sruola . u Delle mrue illinguag~io è •11ivn fiamma «c Cile tutto invade . D ipintore;_. ilvate, n E vale il dipintor. Ta11ta gli aggiunge <c Cogna:. iott d i affiui e di. p t nsieri! ,, S i ammonisce inollre l' a r tista a segui1·e anche il suo geni o, con oiJidarl o pe•· alt1·o :Ìll a rn<>ione, e gli si fanno vcJ e r e i non poch i scogli, ne' quali ur· tano li inven tori ,

" Della inven:.ione pilloresca i driui cc Altri allargò: gittassi a immaginare cc Allegoriche l mmagini, e i pensieri Chiuse in Enimma: ma non è ~fficacia o.,e manca evidenza ! Se i tuoi se.ns4 cc Rulli al cor non mi giungono: se tleggio l struliar per intenderti, non posso cc Riscaldarmi con te: d ivid er t ero cc Cioja ed affanni: sterile e agghiacciato 7 " JJt' è ilt11o dipinto: indispettisco c nojo., . È il IX.• Sermone corne una con t inuazione d e l - l' argomen to tl'attalo nel p•·ecedenLe. L' Autor e Jl iÙ all a diffusa Jiscutendo quanto sia necessat· ia l a cultura e la erucl i~ione nell 'eser cizio delle arti, a ll a pat·i ch e ne lla p •·ofessi one delle le LLere, esclama cc Egregi alunni consacrali all'Arti cc Fratellanza di affilli e di pensieri cc Y i stringa ai vati: per tempo 1·i etluclù u Ln spirata da Cirrct. arte dd canto! cc Sue pe"griuc fantasie la mente Vi nutl'lran: sospingl·ravvi il core cc A più uobili 110ti , e quindi avrete u Più fecondo il peunello, la memoria u Più adorna, e ricca di preclari sensi t u P iù Jorblto il costume, e ogni opra 1JOStra cc Trarrà d'una inelfahil mrlodìa u Che dolce suoni cle' P implei concenti " . Finalmente nel x.• Sermone chiude il Poeta ques to suo h •·eve, ma sugoso LraLLnLo Ji r egole arLisliche e ù insegnamenli, in speci e su ll a pi ttura, r agionando del ben vestire le figure nell'opere dell' arte. Dopo aver deLLo che ,, . . ...... .. è spesso Dell'armonia la base , e tkU' ~{feuo cc L' artificio di svolgere, c piegare Siriaco ammanto, rcgal Sirma t Stola JJ1atronal , ricco Pcpio, e viril Toga " spiega i veri modi rla tenersi ne l pmmeggiare u Sarlt del11t ro parmtggiar la somma u Che srt i membri maggior della persona u ("adano i nodi , e i più. copiosi seni u De' piegamtnti: che più grato effetto " Fa il calarsi di poche , e grandrpieghe ,

8 " Che il mi11uto tritume, c che pur sempre " L' inrlol tkl panuo, e tkl color, risponda cc All' etate, al carattere, e all'affitto « Delle persone, al tempo, al loco e all' rt.So " , Così il lavoro del Chial'Ìssimo Sig. Pt·of. Missirini è perfetto nel suo genere . Pure se ci è lecito, per non apparire del tutto parziali, addebitarlo di qualche neo, diremo che egli ci sembt·a talvolta un p oco astruso per i modi di dit·e, ed alquanto ri· cercato nell ' uso di alcuni voc aboli. Tali ci si pre· sentano - bl'illanza - sospitò - jl'onte rifritta pal'lando ddla maldicenza -inventi per invenzio· ni- imprenta pet· spiega•·e ch e ha l'impt·onta . Ed invero è danno che e~;l i con esser grande e breve nello sti le in subi elto di<lallico, abbia pen· salo più a nobilitare la sua musa, c he a sommini - Stt·are làci litÌI d'inte ll ige nza di magistrali concetti a qu elli allievi, cui vuole esser maestro. Non ci disappmvi poi ' la •·•: p~tbblica letle t·a t·ia Italiana , se considerando noi qu esti 10 Sermoni, come al Lt' eLLanti temi ed argomenti ad un intiel 'O Poema didascalico sulle Belle Arti, del quale manca l ' Italtco Pat·naso, fra i tanti di cui si deco~·a in mate t·ie georgiche ed economiche , richtediamo istanternenle all ' eruditissimo Si0 . Prof. Melchi or Missit·ini, che ac.l onm·e delle noslt'e muse sciolga l' at·monica sua voce, canti del gt·an· d e artistico argomento, e scl'iva. B. DAL Bosco. Pts.t.. TlrOGftAPJA N ISTRJ

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