Canzonette del senator Lodovico Savioli bolognese tradotte in latini versi

Di quel che i Fati diedero Abbia il tuo orgoglio assai ; Ma non alme no ignobile Di me trionfo avrai . A Menelao che valsero I larghi pianti insani? Che del tradito ospizio Dolersi ai Dii Sparrani ? Sull' alta poppa immemore Sedea la Greca infida, V o ti offerendo a V enere , Che lei promise in Ida. E tu cantavi , o Proteo , Grecia, e 'l funesto Achille~ Ma lieti i pin solcavano Le amiche onde tranquille. ,Vanne. Di cure insolite I novi lari attrista, Reca perpetue lagrime In dote a chi t' acquista. lo, se coll' atra Nemesi I giusti preghi han Ioco, lo l' esecrate Eumenidi A te propizie invoco. Siaa

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