Canzonette del senator Lodovico Savioli bolognese tradotte in latini versi

( 8o ) Se mai , che i Dii .nol soffrano , Vicino alcun ti siede, Le vesti tue noi coprano , E a te raccogli il piede . Può forse a Donna increscere \ Se bella altri la chiama? E se leggiadro giovane Sente a giurar che l'ama? Poichè il vietarlo è inutile, Io soffrirò , che ascolti , ' M-a il tuo ventaglio asconde re Non voglia ·ad ambo i volti. Egli sarebbe un tacito A' pronti furti invito, Amore al cor fa intenderlo , E rende all' opra ardito. Guai t se qu\ manchi,; e misero Mi fanno i casi , e l' uso : Sai, che in furor degenera Soverchi o amor deluso . .Non ~J securo Apolline Solo P i ton soggiacque; Spergiura al Dio Coronide Provò gli straH. e giacque.· Grazie

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