Canzonette del senator Lodovico Savioli bolognese tradotte in latini versi

Acquisterà mie lagrime La tua pietade a Dido; Se a te dispiace, in odio Sarammi il Teucro infido . I sonni miei non turbano Sdegnati il Padre, e Giove, Me come Enea non chiamano Regni a mercarmi altrove = Pur fosse ciò : non l' abbiano I saldi Fati a sdegno , Tu mi saresti Italia , Tu gloria a me) tu regno. Ma qual terror colpevole Ad agghiacçiar mi sforza? Ahi gelosia, ch' esercita In me l' antica forza . Chiudean l'Acrisia Danae Torri di doppio acciaro ; Giove la vide, ed aureo Colmolle il seno avaro. Te ne' Teatri; e libera Potrò sperar secura , Se tanto un dì non valsero Lasso ! le ferree mura ? ' Oh

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