Ferdinando Ranalli - Sopra un disegno di Raffaele Sanzio rapppresentante la deposizione ...

D{ 5}Q monio delle arti, appianando agl'_ingegni mezzani la via di far cose durabili , era degno di quel raro spirito, il quale, disperando ogni invidia , pareva come sciolto da qualunque umana viltà. Così un tale esempio si rinnovasse a' dì nostri fra gli artisti! i quali perpetua e spesso ingiusta gara di opinioni e d' interessi mantiene divisi ed ansiosi di nuocersi l'un l' altro ; tal che i meno robusti per levarsi con forze proprie, senza l' ajuto de' piu eccellenti , o nulla fanno o di sconcezze empiono le loro opere , e i valenti, oltrechè si rimangono in molto scarso numero, ricusano vilmente quell'altissimo , ed immortal onore de· passati, di fondare { cioè ) ed istituire diverse scuole , le quali, senza che l'una ripugnasse all' altra , avessono a gareg·· giare per distinguersi ciascuna in qualche special magistero dell'arte. Così a' Veneziani fu vanto di perfetto colorire , ai lombardi di squisito ombreggiare , ai bolognesi d'inventare e comporre con sapienza, ai fiorentini di ottimo disegnare e delineare con verità , e schiettezza , ai Uomani ( che è proprio la scuola di Raffaele ) fu gloria di riunire in uno quelle virtù che negli altri distintamente primeggiavano ; quindi è che ciascuna scuola ricorda il carattere suo proprio , e porta m se un'impronta di special perfezione.

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