Ferdinando Ranalli - Sopra un disegno di Raffaele Sanzio rapppresentante la deposizione ...

f>( 14 )·G d' una beltà che ti sforza a lagrimare, e ti ram· memora subito di quante punte è trafitto quel cuo· re , in cui si ringorgano e rimescolano i patimenti e le angoscie del divino unigenito. IX. . Accrescono la pietà della scena le care lagrime dell'altra Maria, chè rincontro ginocchione e colle mani sotto il mento sta dogliosamente rimiran- ® la vergine , e mille affettuose cose vorrebbe par· ]ade. Oh! Madre mia , a quale stato di amara deso· ]azione sei condotta . . . . come in te il vaticinar di Simeone empissi tutto .... Come realmente sei posta sconsolata tutto dì e ripiena di amaritudine .. .. Oh ! potessi io alleggiarti l'anima di quella macina di martiri che t'opprime d'ogni parte . . . . . Ma alla devotissima donna il dolore tronca le parole di mezzo alle labbra , le quali vedi rimanersi socchiuse ed immote. Oltre la tunica si copre di nn ricco manto che <la11a metà de1la testa ( anch'essa discapigliata) verso gli omeri le scende in bell' acconcio di pieghe fino a terra , se non che il piè sinistro conservasi ignudo. Anche la Vergine, oltre la tunica, vestesi dalla cima del capo sino ai piedi ( meno il sinistro che è nudo ) di un largo manto , il quale però non impedisce che si mostrino le braccia per indicare l'estrema lassezza : Abbandonate al loro

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