Ferdinando Ranalli - Sopra un disegno di Raffaele Sanzio rapppresentante la deposizione ...

~ 12 )-@ tanto amore, di tanta smisurata bontà! Vieni mio Dio , mio tutto , affidati alle braccia del tuo discepolo . . . . che non sarà più che da te mi divida, o dolcissimo amor mio: spargerò di preziosi unguenti queste lacere membra, comporrolle devotamente nel sepolcro, ed ivi rimaromrni finchè non verranno gli Angeli a recarsele in Paradiso .•... Chi attentamente riguardasse nel volto e nella mossa del S. Giovanni , facilmente imaginerebbe dalla bocca di lui ( lievissimamente e dolcemente dischiusa , come nelle forti passioni) sprigionarsi queste dolenti note. È pur l'estrema potenza o magisterio sommo dell'arte che dalle attitudini degli occhi, delJa bocca, del volto possa accogliersi discretamente nella imaginazione il senso di molle parole. Nella faccia del Salvatore composta a beatissima tranquillità ayvisi di un colpo che è morto non già un'uo. rno, ma un Dio. Sia pure che gli strazii J' abbiano affievolito , ed oscurato. Vi spira sempt·e il soffio della divinità fatta paziente fino alla morte per meglio tl'ionfare dei nemici dell'uomo. Io vorrei che gli artisti considerassero bene in questo esempio che i grandi maestri d'ogni età ci lasciarono, d' informare, cioè, le sembianze secondo la natura che vestono i suggetti. Chi abita e regna ne' cieli vpol rappresentarsi con una non so quale mirabile divarietà di chi vive e si travag\ia in questa misera terra. Difficoltà immensa, non vi è dubbio , in

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