Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Storia e scienza sarebbero provate false, lasciando sussistere soltanto quelle ipotesi che si basano su materiale non soggetto a dubbio. Quand'uno dice: "Se il Governo germanico non avesse iniziata la guerra sottomarina, l'intervento degli Stati Uniti nella guerra mondiale non avrebbe mai avuto luogo," e un altro replica: "Anche se la guerra sottomarina non fosse mai stata iniziata, gli Stati Uniti sarebbero entrati ugualmente nella guerra mondiale," entrambi fanno un esperimento nella loro mente; cioè entrambi riproducono nella loro mente gli avvenimenti del periodo 1914 a 1918; quindi essi ne eliminano uno - la guerra sottomarina - dopo di che osservano che cosa risulta in seguito all'omissione. Nello stesso modo si comportano coloro i quali sostengono che Hitler non avrebbe osato entrare in guerra per i tedeschi dei Sudeti nel settembre del 1938 se il Primo ministro britannico avesse fatto chiaramente capire fin dal principio della crisi che egli non avrebbe paralizzato il governo francese, ma lo avrebbe appoggiato, e coloro i quali sostengono che se il Primo ministro britannico avesse seguito questa linea di condotta, tutta l'Europa sarebbe stata trascinata in guerra. Disgraziatamente gli esperimenti fatti nella nostra mente danno risultati diversi secondo le diverse menti in cui hanno luogo. Coloro che ragionano in base ai se sono simili a un fisico che eseguisse esperimenti sul magnetismo in una camera fatta d'acciaio e disturbata da onde elettriche. Con i se si può provare qualunque cosa. Certo non tutte le scienze fisiche possono ricorrere all'esperimento. Newton non dimostrò con esperimenti la sua ipotesi sulla gravità. Ma egli aveva a, che fare con fenomeni che si ripetono, possono essere misurati ed erano stati osservati nel corso di secoli. Molto di rado lo storico e il soèiologo possiedono una sunile base per le iloro rilcerche. Per rimediare in quanto è possibile a questo inconveniente non c'è altro mezzo che creare una palestra di libera competizione fra opposte prevenzioni. Se è testardo, lo storico o il sociologo trascurerà i fatti che non si accordano con il suo sistema e continuerà ad esser fedele alla sua prevenzione. Ma allora un altro storico o un altro sociologo, animato da una prevenzione diversa, mette in evidenza i fatti che il suo predecessore ha ignorati e forma un altro quadro, che può forse essere non meno deformato, ma almeno rivela la possibilità di un'altra coordinazione. Poi viene avanti un terzo studioso che in questa particolare questione è libero -da prevenzioni. Egli controlla l'opera dei suoi predecessori, corregge le deformazioni, colma le lacune e salda tutti i frammenti in un sistema comprensivo e coerente. Cosf sono sollevati uno per uno i veli dalla faccia della verità e la storia e le scienze sociali raggiungono una maggior misura di obiettività. Quest'obiettività .risulta non dall'assenza di prevenzioni ma dal contrasto fra preconcetti in conflitto, contrasto che in fondo è cooperazione. Lo scienziato non è uno che, volendo aprire una porta:, deve scegliere una volta per tutte da un mazzo di chiavi l'unica chiave buona. La ricerca scientifica è .una serie di successive approssimazioni alla 169 Bibloteca Gino Bianco

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