Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Donati e Berneri suo nome comparire nelle liste degli agenti dell'Ovra. Allo stesso gruppo apparteneva un Savorelli, repubblicano ultra, ma spia ed agente provocatore, che mentre banchettava in casa di un'altra spia ed agente provocatore, certo Serracchioli, fu ammazzato da un repubblicano autentico nel 1928 e due anni dopo fu eternato dai fascisti come loro "martire" in una pubblicazione ufficiale. [ ... ] Come mai Donati abbia potuto intrupparsi con quella gente là, rimane sempre per me un mistero. Interrogato da me una volta su questo mistero, rispose: "Pianto il mio bastoncino dove posso; faccio la guerra al fascismo come posso." Credeva di poter fare la guerra al fascismo con alleati di quella fatta! Camilla Berneri La mia amicizia con Camillo Berneri nacque dieci anni dopo quella con Donati. Fossero venuti a Firenze, lui dieci anni prima, o Donati dieci anni dopo, si sarebbero conosciuti in casa mia, avrebbero imparato ad apprezzarsi a vicenda, e si sarebbero risparmiate le polemiche e le amarezze e gli errori degli ultimi loro anni. Berneri venne a trovarmi nel 1919, cioè nell'immediato dopoguerra, vestito da soldato. Poche volte ho visto un soldato piu scalcinato di quello. Pallido, magro, timido, parlava a bassa voce. Mentre Donati si rivelava ad un tratto, tutto intero, e bisognava subito volergli bene o metterlo alla porta," Berneri si dischiudeva a poco a poco. Ed era allora un'anima candida, dolce, desiderosa di lealtà e di affetto. Nei suoi occhi chiari, grigi si leggeva la bontà. Le idee politiche, come l'amore e come la tosse, non si possono nascondere. Mi disse che era anarchico. Poco male. Purché fosse stato sincero e intelligente, per me poteva essere tutto quello che voleva. Era iscritto all'università, e desiderava fare la tesi di laurea in pedagogia. Io ho avuto sempre scarso rispetto per la pedagogia, ma se Berneri desiderava fare la tesi in pedagogia, aveva il diritto di perdere il tempo in quel modo, come aveva il diritto di essere anarchico. Solamente poteva perdere il suo tempo piu o meno utilmente. Gli consigliai perciò un soggetto, che, pur trattando di pedagogia, potesse avere un interesse storico e attuale: la campagna dei clericali piemontesi per la "libertà della scuola" dal 1848 al 1859, cioè dopo che i clericali piemontesi avevano perduto il monopolio scolastico; bisognava confrontare la campagna clericale in Piemonte con la campagna clericale in Francia dal 1831 .fino alla legge Falloux del 1852. 3 3 La legge Falloux - cos{ chiamata dal suo promotore Federico Falloux (1811-1886), uomo politico di estrema destra e ministro dell'Istruzione nel 1848-1849 - fu votata dall'Assemblea legislativa francese il 15 marzo 1850 per sancire la libertà d'insegnamento, segnando di fatto il predominio degli istituti religiosi. [N.d.C.] 99 Bibloteca Gino Bianco

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