Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Donati e Berneri Ritornò in Italia dopo il 25 luglio, e il 3 settembre poté raggiungere la moglie a Treviso. Subito riprese la vita clandestina. E per piu di due mesi con Concetto Marchesi ed Egidio Meneghetti, fu uno dei primi animatori della resistenza nel Veneto. Fu arrestato nel novembre. Ma le condizioni della sua salute erano tali, che i fascisti lo rilasciarono dopo 15 giorni, convinti che aveva ben poco da vivere. Difatti mori il 12 marzo 1944. Povero e caro Trentin, non vide l'alba del nuovo giorno! Donati e Berneri1 Vorrei parlare di due uom1m, che mi furono entrambi am1c1 assai cari, e si detestarono l'un l'altro, ed entrambi avevano torto, ed io non riuscii mai a persuaderli che avevano torto. Giuseppe Donati Giuseppe Donati venne a trovarmi a Firenze nel 19i0 (a·1,~vaventun anni) accompagnato da un giovane lindo e pinto, che portava una bellissima cravatta color nocciola, quello preciso dei suoi occhi, dalla voce tenorile, un vero efebo, che non mi fece buona impressione, e grazie al cielo non venne a trovarmi piu: quel Nello Quilici, che diventò poi fascista e direttore del Corriere Padano di Italo Balbo, e insieme a Balbo perf nel 1940, nel cielo della Cirenaica, perché l'artiglieria antiaerea fascista riesd, quella sola volta, pare, ma per equivoco, a colpire un aeroplano, e fu proprio il loro. Ben diverso Donati. Trasandato nel vestire (era poverissimo), una gran selva di capelli neri sulla testa, due occhi neri di fuoco, su un viso secco, bella voce maschia, linguaggio brillante, caldo, paradossale, Mi conquistò senz' altro, e gli dissi di ritornare, e lui tornò e diventammo amici. Aveva una immensa coltura, specialmente nella storia ecclesiastica, e una memoria formidabile. Quanto io abbia imparato da lui, non saprei dire. Era cattolico mistico, e come spesso avviene ai mistici, era ricco in senso del ridicolo, spregiudicato nel giudicare le autorità ecclesiastiche, e divertentissimo nel raccontare i retroscena della loro politica. 1 Da "Il Mondo," .3 maggio 1952, a firma "Gaetano Salvemini." Si sono omesse le parti dell'articolo dedicate ai tentativi degli agenti provocatori dello spionaggio fascista in Francia (in modo particolare Carlo Bazzi e Ermanno Menapace) per compromettere Donati e Berneri in attività di attentati contro il regime,_ perché Salvemini ne tratta diffusamente nelle Memorie di un fuoruscito. [N.d.C.] 95 BiblotecaGino Bianco

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