Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Maestri e compagni Aveva letto alcune cosucce mie sulla questione meridionale ed aveva incominciato a interessarsi di quel problema. Si discuteva allora di quello che era chiamato il "progetto Daneo-Credaro" per le scuole elementari. Gli suggerii un esame di quel progetto: quali conseguenze se ne potevano prevedere per l'Italia meridionale? . Si mise alla ricerca con grande impegno. Faceva sul serio tutto quello che faceva. E sul principio del 1911 mi portò i risultati in base alle statistiche ufficiali diligentemente criticate. 11 progetto Daneo-Credaro avrebbe attenuato la fame dei maestri (impresa meritoria) ma non aveva nulla da vedere con la lotta contro l'analfabetismo nell'Italia meridionale. Siccome i maestri erano assai piu numerosi nel Nord che nel Sud, e i contributi a carico del governo centrale per attenuare la loro fame erano proporzionati al loro numero, ne conseguiva che la fame del maestro che insegnava a Milano e Torino, era attenuata a spese del pastore sardo, del caruso sici- - liano e del cafone pugliese. Il progetto Daneo-Credaro sussidiava anche, piu largamente che non fosse fatto prima, i comuni che costruivano edifici per scuole elementari. E qui si ripeteva la stessa storia: i comuni del Nord avevano abbastanza risorse finanziarie per costruire nuovi edifici scolastici, e quindi godevano degli aumentati contributi governativi; i comuni del Sud erano troppo poveri per approfittare della nuova legge e costruire edifizi; le nuove scuole di Milano e di Torino, dunque, sarebbero state sussidiate dal pastore sardo, dal caruso siciliano e dal cafone pugliese. Armato di tutte quelle statistiche, mi precipitai :i Milano. Non andai dai socialisti rivoluzionari, perché con quelli avrei perduto il mio tempo: aspettavano la imminente fine della società capitalistica, e i problemi del passato, come il problema meridionale, non li interessavano. Andai dai socialisti riformisti, che erano miei amici personali, e dei quali approvavo il metodo delle "conquiste graduali." Ero sicuro che sarebbero stati contenti di possedere gli elementi raccolti con tanta fatica, e se ne sarebbero serviti per ottenere che il progetto fosse emendato coi provvedimenti necessari a fornire a spese del governo centrale, anche i comuni poveri dell'Italia mendionale con edifici scolastici e maestri. Trovai ovunque muri incrollabili. Mi lasciavano parlare con segni evidenti di noia negli occhi e non andavano avanti. Il progetto aumentava gli stipendi ai maestri esistenti, e questi erano attivissimi nelle lotte elettorali dell'Italia settentrionale, da cui provenivano i deputati socialisti; esso assicurava anche la costruzione di nuovi edifici scolastici, e quindi l'impiego di un maggior numero di maestri, nei collegi dei deputati suddetti e aspiranti deputati. Perché questo seccatore veniva a mettere pulci nelle orecchie e a guastar la festa? Me ne tornai a Firenze con le pive nel sacco. Quella esperienza contribuf assai a farmi sentire che non c'era posto per me fra i socialisti neanche riformisti: il mio era il socialismo degli ultimi, e non quello dei penultimi. 1 penultimi avevano qualche speranzella di salire nella scala, magari a spese degli ultimi; questi se la sbrigassero da sé. 96 BiblotecaGino Bianco

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