Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America sto fatto, si deve conchiudere che se ci fosse giustizia in questo mondo, nessun generale italiano dovrebbe tornar vivo a casa da questa guerra. Al– meno il generale dei generali in Libia, il Generale Graziani, avrebbe dovuto essere giustiziato dai soldati, in punizione delle migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini che egli fece morire di fame e di sete in Cirenaica nel 1930 e della popolazione abissÌna di Addis Abeba che egli fece massacrare in massa nel 1937. Ma quel che non fu fatto ieri speriamo sia fatto do– mani. Speriamo che per le strade e le piazze d'Italia ritorni a suonare il vec– chio canto: "I nemici, gli stranieri, non son lungi ma son qui." Il delitto vero di Mussolini e dei fascisti non è quello di essere stati sconfitti sulle terre, nel cielo, sui mari. Sventure militari si trovano nella storia di tutti i popoli. Il delitto è stato quello di aver tentato un'impre– sa iniqua e disonorevole, la quale sarebbe rimasta iniqua e disonorevole anche se generali, ammiragli, grossi industriali e alti gerarchi non si fos– sero mangiati i miliardi destinati alle spese militari e la guerra fosse stata coronata dal successo. Il delitto vero di Mussolini e dei suoi complici non è stato quello di non essere riusciti, è stato quello di aver tentato una guerra criminosa contro l'onore, contro la coscienza morale, contro gli interessi piu profondi del popolo italiano, una guerra in cui il fasci– smo era stato sconfitto moralmente dalla coscienza del genere umano pri– ma di essere stato sconfitto materialmente dai tanks, dagli aereoplani e dal– le navi del cosiddetto nemico. Nel secolo passato a chi gli diceva my country right or wrong un grande cittadino americano di origine tedesca rispose: to keep my coun– try right if it is right; to make it right if it is wrong. Questo è l'amore della patria d'origine e l'amore della patria adottiva, che dev'essere inse– gnato agli italiani di questo paese da chi non vuole preparare ad essi gior– ni anche piu tristi dei giorni attuali. Quando i princip1 di giustizia con– trollano l'amore di patria, la patria d'origine e la patria d'adozione pos– sono essere associate nello stesso affetto riconoscente e filiale. Le sole pa– trie che debbono essere condannate, quale che sia il sole che le illumini e quale che sia la bandiera, sono le patrie ingiuste verso i figli e verso gli stranieri, le patrie di Mussolini e di Hitler, le patrie dei tories inglesi e dei marescialli francesi, le patrie di Father Coughlin e di Generoso Pope. Ben poco purtroppo noi possiamo fare dagli Stati Uniti per aiutare la lotta contro il fascismo in Italia. Ma esiste un fascismo anche in questo paese. Dobbiamo combatterlo. Qui troppi prominenti di origine italiana, acciecati dal miraggio di una croce di cavaliere, si sono messi al servizio della causa fascista, dimenticando che essi o i loro padri arrivarono in questo paese a piedi scalzi e debbono alla democrazia americana la loro presente ricchezza. Qui un esercito di preti frati e suore è stato importato dall'Italia fascista non per educare la gioventu alla fede di Cristo, ma per avvelenare le anime innocenti colla propaganda fascista. Qui un altro eser– cito di giornalisti, di commentatori della radio, di maestri laici e di altri agenti salariati dai consoli fascisti, ha approfittato della buona fede e della 46 BibliotecaGino Bianco

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