Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'attività fascista negli Stati Uniti d'America paganda in italiano la riceve ora in cattivo inglese ed è furiosa contro "que– sta democrazia che non rispetta i diritti delle minoranze nazionali." Proibire è piu facile che creare, ma non conduce a nulla. Lasciate che la lingua italiana si diffonda via radio, ma fate in modo che essa porti la voce dell'eterna Italia, che esisteva prima che nascesse Mussolini e continuerà ad esistere molto tempo dopo che Mussolini sarà morto. Non c'è alcun contrasto tra lo spirito delle istituzioni americane e quello del Risorgimento italiano. Né esiste alcuna differenza fondamen– tale tra l'educazione che riceve un americano quando studia la storia del suo paese e quella che riceverebbe un italiano se gli si insegnasse che l'I– talia era un paese civile e progressivo prima che Mussolini giungesse al potere, e che la dittatura fascista ha distrutto la dignità umana e ha ab– bassato il livello di vita del popolo italiano. Questo non è suggerire la sop– pressione di qualche verità in qualunque scuola, giornale, libro, conferenza o appello radiofonico. È semplicemente un'invocazione a favore della pro– tezione dei princip1 democratici contro l'inganno totalitario. L'iniziativa privata è incapace di cavarsela da sola di fronte a tutte queste esigenze. La marea delle attività fasciste è finanziata dal governo italiano. Il 6 maggio 1938 l'agenzia United Press informava che il Ministero italiano degli Affari Esteri spendeva sei milioni e cinquecento mila dollari per la propaganda all'estero, tre milioni dei quali erano assorbiti dalle scuole. Queste scuole si trovano principalmente negli Stati Uniti, nel Sud America e in Francia. Una somma tra i 250.000 e i 300.000 dollari ve– niva stanziata per sostenere altre organizzazioni fasciste all'estero. Al Mi– nistero della Cultura Popolare erano assegnati 100.000 dollari per mantene– re addetti stampa presso le piu importanti ambasciate. A questa somma si deve aggiungere il denaro speso dal partito fascista, dalla Società Dante Alighieri, dalle agenzie turistiche, e i fondi posti a disposizione personale di Mussolini, come capo del governo italiano, per la propaganda all'estero. Durante gli ultimi due anni gli stanziamenti sono continuamente e note– volmente cresciuti. Come può l'iniziativa privata arginare da sola una tale marea? Una politica incondizionata di laissez faire nel campo intellettua– le come in quello economico non conduce alla libera concorrenza ma alla strage quando individui o gruppi di forze ineguali si affrontano. Se gli organi cittadini, statali e federali degli Stati Uniti attendono che l'ini– ziativa privata si opponga alle attività fasciste senza alcun aiuto e con i suoi soli sforzi, l'esito della lotta non può essere che la disfatta. Può un paese democratico abbandonare larghi strati della sua popo– lazione alle attività antidemocratiche di un governo straniero? 35 6 oteca Gino Bianco

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