Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America provvisamente diventarono infinitamente zelanti nel mostrare il loro amore alle istituzioni democratiche americane. Si mostrarono straordinariamente preoccupati che le libertà civili venissero limitate, in caso di guerra, nel paese della libertà. Sarebbe stata una vergogna insopportabile; la libertà deve essere gelosamente garantita in America, mentre viene distrutta in Europa. Quando Hitler e Mussolini avranno trionfato in Europa, ci sarà una buona probabilità che le libertà civili in America non siano temporanea– mente limitate in tempo di guerra ma permanentemente soppresse in tem– po di pace. "L'America agli americani." Finché Mussolini restò non belligerante e non sembrò possibile al– cun attrito con la politica degli Stati Uniti si poteva mantenere l'atteggia– mento fascista e pacifista senza troppa difficoltà. La fine della non-belli– geranza di Mussolini, l'aspra condanna che ha pronunciato contro di lui il Presidente Roosevelt e l'approvazione data dalla stragrande maggioranza del paese al giudizio del Presidente hanno causato una grave crisi nelle attività fasciste. Moltissimi italiani, anche quelli che credono che Mussolini abbia fatto l'Italia "ricca, prospera, rispettata e temuta," sono stati profonda– mente offesi nel loro senso morale e i fascisti hanno perduto tra loro molto terreno. Pochi fascisti sono stati stupidi come il funzionario con– solare il quale il 12 giugno ha annunciato che tutti "i sei milioni di per– sone" di origine italiana negli Stati Uniti "approvano nel loro intimo le aspirazioni di Mussolini" (New York Times, 13 giugno 1940). Gli altri, o hanno cercato rifugio in un prudente silenzio, o hanno proclamato ai quat– tro venti la propria incrollabile fedeltà alle istituzioni americane. Senza dubbio sperano nella vittoria italiana. Non sono di origine italiana? Non hanno il dovere di amare la terra dove sono nati? Gli inglesi non pregano forse per la vittoria del loro paese? La mia patria, innanzitutto, sia che abbia ragione o che abbia torto. Ma nessuno ha diritto di dubitare della loro fedeltà. Non sono secondi ad alcuno in devozione agli Stati Uniti. Non è tra loro che si possono trovare i traditori dell'America. Chiunque cerchi una "quinta colonna" non la troverà tra i fascisti pacifisti fedeli ali'America ma tra quelli che sono ostili al fascismo e all'Italia. Occorre un comitato di vigilanza per estirpare la "quinta colonna" negli Stati Uniti. Se tale comitato si valesse della stretta collaborazione dei conso– lati italiani, senza dubbio ogni membro della "quinta colonna" di origine italiana sparirebbe di colpo. V C'è qualche utilità ad ascoltare questi strani ragionamenti. I teppi– sti che sfasciarono le vetrine degli italiani a Londra o a Toronto o chie– sero il licenziamento dei camerieri italiani dai ristoranti di Chicago, dimostra– rono di essere indegni cittadini di un libero paese. Peggiore è il caso del 32 BibliotecaGino Bianco

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