Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America A migliaia di professori delle scuole superiori americane vengono of– ferti in omaggio libri pubblicati negli Stati Uniti in lode di Mussolini, a spese del contribuente italiano. Inoltre, qualunque studente di scuola superiore che desideri scrivere una "esercitazione" su qualunque settore della vita italiana odierna, non ha che da scrivere una lettera al piu vicino consolato italiano o alla biblioteca italiana di Informazione di New York, e riceverà istantaneamente libri, opuscoli, bollettini e documenti su qualun– que argomento immaginabile, che intessono le lodi ed esaltano le bene– merenze di Mussolini e del suo regime. Probabilmente non è un puro caso che tutti i professori del Diparti– mento di Italiano alla Columbia University (Bigongiari, Prezzolini, Marra– ro, Riccio) siano di sentimenti fascisti, e che Arthur Livingston, uomo di vasta dottrina nel campo della letteratura italiana, ma di spirito in– dipendente, sia stato trasferito dal Dipartimento di Italiano a quello di Francese. Nel New York Ti'mes del 20 febbraio 1938 è apparsa la seguente si– gnificativa notizia: Un gruppo di studenti della Columbia University trascorrerà cinque settimane del– la prossima estate presso famiglie italiane a Perugia, ,mentre altri visiteranno Roma per studiarvi i metodi di insegnamento ... secondo quanto ha annunciato ieri il prof. Ho– ward R. Marraro., direttore dell'Ufficio italiano interuniversitario di Morningside Heights. Il lavoro in cui gli studenti saranno impegnati a Roma comprenderà dieci conferenze sulle attività educative e sociali del governo fascista, con uno studio comparativo dei metodi seguiti negli Stati Uniti. Si può star certi che gli studenti americani che si recheranno in Ita– lia sotto le ali di questo angelo custode non correranno nessun rischio di apprendere, nei loro studi romani, niente che possa condurli alla conclu– sione che le attività educative e sociali svolte nella democratica Ameri– ca possano avere qualche superiorità, in qualche settore, rispetto a quelle dell'Italia fascista. E nemmeno c'è mai stato pericolo che l'Ufficio italiano interuniversitario possa divenire un canale di informazioni o di attività che possano dispiacere agli "agenti culturali" dell'Ambasciata italiana di Wa– shington. Essendo cittadino italiano e fedele fascista, il signor Prezzolini non può pretendere di ignorare la norma emanata dal Ministro italiano dell'E– ducazione nell'agosto 1934, che ingiungeva ai professori che intendessero recarsi all'estero di informare il Ministro stesso, "affinché possano pren– dersi misure per indirizzare le nostre rappresentanze diplomatiche, circa la propaganda migliore da svolgere nell'interesse della nostra cultura.,, Il si– gnificato del termine "cultura" in gergo fascista può essere dedotto dal fatto che l'antico Ministero della Stampa e Propaganda è stato ribattezza– to Ministero della Cultura Popolare. Oltre a insegnare letteratura italiana nel Dipartimento di Italiano della Columbia University, il signor Prezzo– lini è direttore della Casa Italiana di quell'Istituto. Il 20 ottobre 1935, si 28 BibliotecaGino Bianco

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