Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Fede_ralismo, regionalismo, autonomismo prendessero apertamente pos1z10ne per il sf o il no. Sarebbe desiderabile che anche uomini come Benedetto Croce e il Conte Sforza facessero conoscere i loro pensamenti al rispettabile pubblico e all'inclita guarni– g10ne. Federalismo, regionalismo, autonomismo 1 Il termine "regionalismo 11 è assai pericoloso, se include il concetto che le regioni debbano essere costruite per legge dai signori che stanno seduti a Roma - sieno essi o un dittatore o alcune centinaia di par– lamentari. Molte delle province italiane sono regioni naturali. Per esempio, le province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Lecce, Bari, Foggia, Roma, Perugia, Genova combaciavano prima di certe riforme fasciste, con vere e proprie regioni naturali: cosf le tre Calabrie, la Basili– cata, la Terra d'Otranto, la Terra di Bari, la Capitanata, il Lazio, la Liguria, l'Umbria. In altri casi, per esempio Sicilia, Toscana, Emilia, Lombardia, Veneto, Piemonte, la regione è divisa in piu province. Sarebbero queste province disposte ad associarsi in unità nazionali? Se si accetta il principio autonomista, bisogna accettarlo con tutte le sue conseguenze. I comuni debbono essere liberi da ogni influenza prefettizia come sono in America, in Inghilterra, in !svizzera. Le pro– vince debbono essere federazioni di comuni amministrate da consigli pro– vinciali senza bisogno di prefetti. Nell'accentramento amministrativo italiano, la frazione di un comune non può costituirsi in comune autonomo se una legge del parlamento centrale non lo permette. Perché mai il deputato di Aosta debba metter becco in una faccenda ~che interessa solamente· alcune centinaia di uomini e donne nella provincia di Chieti, è un mistero impenetrabile. Quando il progetto di legge per la erezione in comune autonomo della frazione di Vattelapesca arrivava alla Camera, il progetto passava senza che nessuno se ne occupasse, in una di quelle antimeridiane sedute in cui si varavano senza discussione centinaia di "leggine 11 cucinate o consentite dalla buro– crazia centrale irresponsabile, e a cui non interveniva nessun deputato. Ma ci erano voluti anni prima che una faccenduola come quella della frazione di Vattelapesca arrivasse a m·aturazione: suppliche al preft;tto; consigli comunali le cui maggioranze dovevano dare parere favorevole; 1 "L'Italia Libera," 1° settembre 1945. 711 BibliotecaGino Bianco

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