Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America ché temé che corressero pericolo le libertà religiose della democrazia ameri– cana. Il Presidente Roosevelt mise la politica americana a servizio del Vaticano, ma dové dissimulare con mille ingegnosissimi espedienti le sue intenzioni. Fedele alla sua abitudine di servilità verso il Vaticano, il New York Times, nel suo numero del 20 agosto, ci fece sapere che "gl'italiani" furono disturbati dalla "corbelleria innocente ma seria,, di Parri. Siccome il New York ri·mes ci ha raccontato per molti mesi che "gl'italiani" spasima– vano di amore incompreso per la monarchia, possiamo lasciargli la respon– sabilità anche di questa filo-vaticanesca corbelleria. Ma dal momento che il giornale del Vaticano ha invitato gl'italiani a meditare su quest'incidente e a "prepararsi secondo dovere" a ricavarne le conseguenze, sarà bene che anche .quegli italiani, sui quali il Vaticano non conta facciano altrettanto, e accettino la sfida. Il popolo italiano ha tante difficoltà da superare, che non era il caso di complicarle con la que– stione clericale. Ma il Vaticano ha avuto fretta di sollevarla. Non si può non seguirlo sul terreno da lui scelto. Ed è necessario metterlo al posto che gli compete, e da cui Mussolini gli permise di uscire. Il New York Times (19 agosto) aspetta di vedere se Parri "sarà forzato" a cambiare opinione. All'ora in cui scriviamo (22 agosto) non sappiamo se il desiderio dell'organo vaticanesco di New York sarà soddi– sfatto. Noi speriamo ardentemente che Parri tenga duro, anche se contro quello scoglio andrà a naufragare il pateracchio scellerato dei sei partiti patentati. Confessiamo di non riescire a capire in nessun modo come mai Emi– lio Lussu (salvo che il suo pensiero sia stato falsificato dal quotidiano vaticanesco di New York) possa avere concepito, in via di compromesso - ah, quei compromessi! - la bella pensata di fare due cerimonie, una civile e una religiosa, questa ultima da essere anch'essa pr01;nossa dal governo perché vi intervenisse il Papa. Qualche volta dormicchia il grande Omero, dicevano gli antichi. In questo caso, Omero dormicchiando non si è avvisto che egli non faceva che arrendersi a discrezione innanzi alle pretese clericali; e che la sua resa a discrezione sarebbe stata resa anche piu solenne e piu clamorosa dall'intervento del Papa alla cerimonia religiosa promossa dal Governo. Del ministro "liberale," cioè conservatore, Brosio, il New York Times ci ha fatto sapere che avrebbe voluto evitare ogni pubblicità nel dissenso, secondo la teoria dei sei partiti brevettati che dovrebbero tapparsi la bocca a vicenda e cosf preparare le elezioni per la Costituente. Ma dal momento che lo scandalo era avvenuto - e pare che lo abbiano fatto avvenire i ministri clericali non tenendo il segreto sulla discussione avvenuta nel Consiglio dei Ministri - il ministro "liberale" prese il coraggio con en– trambe le mani, e si dichiarò contrario al rito religioso. Meno male che al suo posto non c'era il senatore Bergamini, del concordato mussoliniano. Sarebbe bene che tutti gli altri ministri e specialmente gli stalinisti, 710 BibliotecaGino Bianco

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